EMILIA ROMAGNA IN BREVE

EMILIA ROMAGNA IN BREVE

Dopo avervi parlato dell’Abruzzo, oggi vi racconto in breve anche l’Emilia-Romagna. Spero di riuscire però a preparare un discorso più “organico” sulla geografia, ripartendo dall’inizio!

EMILIA ROMAGNA IN BREVE

Come saprete, l’Emilia Romagna è una regione dell’Italia nord-orientale di circa 4 milioni e mezzo di abitanti.

CAPOLUOGO : Bologna

PROVINCE: Nove, compreso il capoluogo. In ordine alfabetico:

  1. BOLOGNA
  2. FERRARA
  3. FORLI’ – CESENA
  4. MODENA
  5. PARMA
  6. PIACENZA
  7. RAVENNA
  8. REGGIO EMILA
  9. RIMINI

I CONFINI

  • EST : È bagnata dal Mar Adriatico
  • NORD : confina con Veneto e Lombardia
  • OVEST : confina con Piemonte e Liguria
  • SUD : confina con Toscana,  Marche e Repubblica di San Marino.


EMILIA ROMAGNA IN BREVE : UNIONE DI DUE REGIONI STORICHE

Come ci dice il nome, l’Emilia Romagna è formata dall’unione di due realtà storiche:

  • EMILIA : comprende le province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Ferrara e la maggior parte della provincia di Bologna. Essa prende il nome dall’antica Via Emilia, la strada fatta costruire dal console romano Marco Emilio Lepido per collegare Ariminum a Placentia
  • ROMAGNA: comprende le province di Ravenna, Rimini, Forlì – Cesena e i comuni della provincia di Bologna situati a est del torrente Sillaro. “Romagna”, in latino Romània, è il termine con cui era chiamata la zona circostante l’antica Pentapoli bizantina di Ravenna, Forlì, Forlimpopoli, Classe e Cesarea (antica città oggi non più esistente).

L’Emilia-Romagna è una regione policentrica, in cui non esiste una grande città che domini sulle altre, ma sono presenti più centri con importanza simile;è l’unica in Italia in cui ben 9 città superano i 100 000 abitanti.

TERRITORIO

Il territorio della regione è diviso in due parti aventi estensioni pressoché equivalenti:

  • la parte settentrionale (47,8% della superficie complessiva) è pianeggiante. Composta da depositi alluvionali fini, come sabbie e argille, ha suoli impermeabili ed è fertilissima. A causa della bassa pendenza, la costa tra il delta del Po e la foce del Reno è in parte occupata da acquitrini e lagune: è il caso delle Valli di Comacchio.
  • Le colline (27,1% del territorio) e le montagne (25,1%) si trovano nella fascia meridionale della regione. La montagna appenninica, non molto elevata e con poche vette oltre i 2000 m, ha versanti brulli, con profondi calanchi, solchi scavati dall’erosione delle acque.

FIUMI :

Nella metà occidentale della regione troviamo una serie di corsi d’acqua, ad andamento più o meno parallelo, che percorrono le valli e poi si gettano nel fiume Po; nella parte orientale, a cominciare dal Reno, i fiumi si gettano direttamente nell’Adriatico.

A parte il Po, tutti i corsi d’acqua della regione hanno portate irregolari con andamento torrentizio.

Tra i fiumi presenti nel territorio troviamo: il PO, ENZA, PANARO, PARMA, RENO,  SAVIO, SECCHIA, TARO, TREBBIA

Clima

Il clima dell’Emilia-Romagna è di tipo prevalentemente sub-continentale. Caratteristiche di base di questo clima sono il forte divario di temperatura fra l’estate e l’inverno, con estati molto calde e afose, e inverni freddi e prolungati.

L’autunno è molto umido, nebbioso e fresco fino alla metà di novembre; con il procedere della stagione le temperature scendono, fino a poter divenire freddo ed avere caratteristiche prettamente invernali.

Economia

L’Emilia-Romagna è considerata una delle regioni più ricche d’Europa, con tassi d’occupazione che superano il 70% (80% a Modena e Reggio Emilia); il tasso di disoccupazione della regione (3,4%) corrisponde ad un regime di piena occupazione.

Questo ha favorito negli ultimi anni un enorme arrivo di immigrati nelle città, che in tre province (Reggio Emilia, Piacenza, Modena) ha portato l’incidenza di immigrati sulla popolazione totale intorno al 12%, percentuale tra le più alte d’Italia. L’arrivo di immigrati frena il calo naturale della popolazione, causato dalla prevalenza dei morti sui nati.

La prosperità economica è merito dello sviluppo equilibrato tra il settore primario, il secondario e il terziario. Un ruolo importante è svolto dalle cooperative, cioè imprese costituite da più soci che si uniscono per produrre, acquistare o vendere insieme merci e servizi; esse sono molto diffuse nel settore agricolo e dell’allevamento.

Nel settore primario, la regione può contare su un forte sviluppo su tutta la Pianura Padana e in Romagna. Sono molti i prodotti DOP e IGP coltivati in regione, ed è diffuso l’allevamento di bovini e suini.

Le colture tipiche sono

  • cerealicole (grano e mais soprattutto),
  • fruttifere (la prima produttrice italiana di pesche e pere e anche con mele, albicocche, susine e ciliegie),
  • ortofrutticole (ai primi posti in Italia ed Europa per produzione di insalate, finocchio, pomodori, lattuga, rapa, ravanello, carote, patate, zucchine, zucche, peperoni, cetrioli e molti altri)
  • vinicole anche fino a 800 metri in collina; da ricordare il primato nazionale nella produzione di barbabietola da zucchero.

Anche la PESCA, praticata nelle Valli di Comacchio e nell’Adriatico, è importante.

LE MAGGIORI AZIENDE ALIMENTARI HANNO SEDE IN EMILIA.

Anche il settore secondario è molto sviluppato: a Parma sono presenti numerosissime industrie alimentari di dimensioni mondiali come Barilla e Parmalat, a Modena, Reggio Emilia e Bologna sono molto diffuse le industrie meccaniche con nomi illustri come ad esempio: Ducati, Ferrari, Italjet, Moto Morini e Lamborghini.

La regione si dimostra quindi presente in ogni settore produttivo, dal chimico di Ravenna al meccanico dell’Emilia centrale, dal tessile all’elettronico passando per il ceramico, biomedicale ed editoriale (Panini) della zona modenese per arrivare al settore logistico di Piacenza.

Il settore terziario è anch’esso sviluppato; la Riviera romagnola è centro d’attrazione turistica sia d’estate per la ricca ed organizzatissima ricettività (più di 5000 alberghi) che negli altri periodi dell’anno per i numerosi locali d’intrattenimento giovanile; si stima che durante un anno siano circa 10 milioni di turisti che la popolano; italiani e moltissimi stranieri soprattutto dalla Germania e dai Paesi Bassi.

La regione è il nodo commerciale più importante del paese, Bologna è un nodo ferroviario di primaria importanza nel Nord e la sua stazione merci è la più grande d’Italia come volume di traffico.

L’Emilia-Romagna è una regione cerniera, cioè di collegamento tra l’Italia continentale e l’Italia peninsulare.

Posta a cavallo tra la Pianura Padana e l’Appennino, dal suo territorio passano le principali linee stradali e ferroviarie che uniscono il nord con il centro-sud del paese.

Fin dall’antichità le città principali sono sorte in pianura, vicino ai valichi appenninici e alle rotte commerciali : è il caso di Bologna, fondata dagli Etruschi allo sbocco del fiume Reno nella Pianura Padana, in corrispondenza dei passi della Porretta e della Futa.

Furono i Romani a costruire la Via Emilia nel II secolo a.C., congiungendo Piacenza a Rimini con un’unica strada che taglia ancora oggi in diagonale la regione. In epoche recenti sono state realizzate le autostrade del Sole, tra Bologna e Firenze, della Cisa, tra Parma e La Spezia, l’Adriatica, tra Bologna e Rimini, e la Modena-Verona verso l’Austria.

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