FARE L’ANALISI DEL PERIODO

FARE L’ANALISI DEL PERIODO : dopo aver visto insieme come effettuare l’analisi grammaticale e quella logica, oggi ci occupiamo di analisi del periodo!

Decisamente la parte che preferisco di tutta la grammatica! Vediamo quindi quale schema possiamo seguire per fare quest’operazione

FARE L’ANALISI DEL PERIODO: come procedere

L’analisi del periodo ci permette di capire e descrivere la struttura di una frase complessa. Mediante l’analisi del periodo, infatti, analizziamo come le proposizioni si collegano tra loro per formare una frase complessa (periodo).

Fare l’analisi del periodo significa perciò:

  • scomporre il periodo nelle proposizioni che lo costituiscono;
  • riconoscere la funzione di ciascuna proposizione.

FASE 1 : SCOMPORRE IL PERIODO

La prima operazione consiste nell’individuare i predicati, cioè i VERBI: infatti a ciascun verbo corrisponde una proposizione. Man mano che procediamo, ci conviene delimitare le proposizioni con una barretta.

RICORDA :

  • tra due proposizioni c’è spesso un segno di punteggiatura (virgola, due punti, punto e virgola);
  • le proposizioni COORDINATE sono introdotte da una congiunzione coordinante oppure sono separate da un segno di punteggiatura;
  • le proposizioni SUBORDINATE ESPLICITE sono introdotte da una congiunzione subordinante; le interrogative indirette sono introdotte anche da aggettivi, pronomi o avverbi interrogativi, mentre le relative sono sempre introdotte da un pronome relativo. Notiamo che una relativa può essere a volte inserita all’interno di un’altra proposizione e nell’analisi essa deve essere ricomposta;
  • le proposizioni SUBORDINATE IMPLICITE possono essere introdotte da una preposizione o una locuzione congiuntiva. In alcuni casi non presentano nessun elemento di congiunzione.

Analizziamo ad esempio il seguente periodo:

Se vai in biblioteca, prendimi quel libro di cui abbiamo parlato.

Sottolineiamo i predicati e dividiamo le varie frasi che compongono il periodo:

Se vai in biblioteca, / prendimi quel libro / di cui abbiamo parlato.

Il periodo risulta composto da tre proposizioni.

FASE 2 : RICONOSCERE LA FUNZIONE DI CIASCUNA PROPOSIZIONE

Dopo aver separato le varie proposizioni, individuiamo subito la PROPOSIZIONE PRINCIPALE. Dobbiamo trovare una frase indipendente, che non sia introdotta da nessun elemento coordinante né subordinante.

Trovata la principale, passiamo ad analizzare le altre proposizioni del periodo, indicando di ciascuna se è una coordinata o una subordinata:

  • se è una COORDINATA, dobbiamo anche specificare a quale proposizione si collega (alla principale, alla subordinata di 1° grado, 2°…);
  • se è una SUBORDINATA, dobbiamo invece precisare
    • grado di subordinazione (di 1° grado se dipende da una principale o da una coordinata alla principale, di 2° grado se dipende da una subordinata di 1°…)
    • funzione logica (soggettiva, causale, temporale…)
    • forma (esplicita o implicita);
  • nel caso di un periodo ipotetico dobbiamo inoltre distinguere la protasi dall’apodosi e indicarne il tipo.

Vediamo insieme come procedere, analizzando il periodo seguente

Non ci sono nuvole in cielo : è la giornata adatta per fare la gita che abbiamo più volte rimandato perché il clima era poco favorevole.

FASE 1: separiamo le varie proposizioni, individuando i predicati

Non ci sono nuvole in cielo / : è la giornata perfetta /per compiere la gita/ che abbiamo più volte rimandato/ perché il tempo era poco adatto.

Abbiamo individuato cinque predicati e, di conseguenza, cinque proposizioni

FASE 2 : analizziamo le varie proposizioni trovate

Individuiamo facilmente la proposizione principale e notiamo che ad essa è coordinata una proposizione mediante i due punti. Alla coordinata alla principale sono poi subordinate le tre proposizioni restanti, di cui andremo a specificare grado di subordinazione, funzione logica e forma.

Abbiamo quindi:

  1. Non ci sono nuvole in cielo ⇒  proposizione principale
  2. è la giornata perfetta ⇒   coordinata alla principale
  3. per compiere la gita  ⇒  subordinata di 1° grado della coordinata, finale, implicita
  4. che abbiamo più volte rimandato  ⇒   subordinata di 2° grado, relativa, esplicita
  5. perché il tempo era poco adatto.⇒   subordinata di 3° grado, causale, esplicita

RICAPITOLANDO: per effettuare l’analisi del periodo

  1. Suddividiamo il periodo in proposizioni :
    • individuiamo i predicati
    • troviamo l’elemento che collega tra loro le proposizioni (segno di punteggiatura, congiunzione, preposizione, pronome relativo).
  1. Individuiamo le proposizioni autonome. Indichiamo per ciascuna di esse :
    • tipologia (indipendente, principale, incidentale);
    • funzione (enunciativa, interrogativa, esclamativa, volitiva, desiderativa).
  1. Troviamo le proposizioni coordinate. Per ognuna di esse indicheremo :
    • rapporto di coordinazione (coordinata alla principale o alla subordinata);
    • forma della coordinazione (per asindeto o per polisindeto);
    • funzione, se la coordinazione avviene tramite congiunzione (copulativa, disgiuntiva, avversativa, dichiarativa, conclusiva, correlativa);
    • funzione e forma della subordinazione, se si tratta di una coordinata a una subordinata.
  1. Individuiamo infine le proposizioni subordinate e per ciascuna indichiamo :
    • grado di subordinazione rispetto alla principale (primo, secondo, terzo grado e così via);
    • funzione (soggettiva, oggettiva, dichiarativa, interrogativa indiretta, relativa, condizionale, finale, causale ecc., che studierai nelle prossime unità);
    • forma (esplicita o implicita).

L’analisi del periodo è abbastanza semplice quando le proposizioni che compongono il periodo sono poste una di seguito all’altra, a partire dalla principale.

Ad esempio, è facile analizzare il periodo seguente:

La professoressa mi ha detto / che devo studiare di più / per migliorare i miei voti.

Abbiamo :

  • La professoressa mi ha detto = principale, enunciativa
  • che devo studiare di più = subordinata di 1° grado, oggettiva, esplicita
  • per migliorare i miei voti = subordinata di 2° grado, finale, implicita

Molto spesso però la principale non è affatto la prima proposizione del periodo e può accadere che una subordinata sia inserita all’interno della sua reggente.

Per esempio

La professoressa mi ha detto / che, / per migliorare i miei voti, / devo studiare di più.

L’analisi del periodo non cambia, ma dobbiamo prestare maggiore attenzione nell’individuare le singole proposizioni.

ANALISI DEL PERIODO: SCHEMA GRAFICO

Per svolgere correttamente l’analisi del periodo è molto utile disegnarne lo schema grafico. Tale schema rappresenta la struttura sintattica del periodo, indipendentemente dall’ordine con cui le proposizioni si presentano nel testo.

Per realizzare tale schema poniamo in alto la proposizione principale. Usiamo poi linee discendenti per indicare i rapporti di subordinazione e linee orizzontali per quelli di coordinazione. Ad esempio il periodo precedente ci fornisce il seguente schema:

RICORDA: la frase complessa (o periodo) è costituita dalla combinazione in un’unica struttura di senso compiuto di più proposizioni collegate tra loro.

In un periodo dobbiamo distinguere

  • la PROPOSIZIONE PRINCIPALE: è la proposizione “portante” del periodo. Essa NON dipende da nessun’altra proposizione
  • la COORDINATA ALLA PRINCIPALE : è una proposizione che sta sullo stesso piano della principale, a cui è collegata per COORDINAZIONE (o paratassi)
  • La SUBORDINATA alla principale : è una proposizione che dipende dalla principale, a cui è collegata mediante congiunzioni o altri elementi subordinanti (SUBORDINAZIONE O IPOTASSI)

Una PROPOSIZIONE INCIDENTALE si inserisce in un periodo senza legami sintattici con le altre proposizioni. Di solito esprime un’osservazione, un commento o un chiarimento. Nei dialoghi precisa chi sta parlando

PROPOSIZIONI PRINCIPALI : I TIPI

In base allo scopo e alla forma, una PROPOSIZIONE PRINCIPALE può essere

  • Informativa (enuncia un fatto: Anna è simpatica. Mamma è in ritardo)
  • Volitiva (esprime una volontà : Finiscila! Accomodati)
  • Desiderativa (esprime un “desiderio” : Oh, se Angela arrivasse oggi! Magari fossi promossa!)
  • Interrogativa (pone una domanda diretta: hai riordinato la camera?)
  • Esclamativa (esprime stupore, gioia, ecc : Giada ha vinto! Come sei simpatica!)

PROPOSIZIONI COORDINATE:

La coordinazione COLLEGA tra loro due o più proposizioni, mettendole sullo stesso piano. Essa si può realizzare :

  • Mediante una congiunzione coordinativa : Carla studia e Marco disegna
    • A seconda della congiunzione coordinativa che la introduce, la coordinazione può essere :
      • Copulativa
      • Disgiuntiva
      • Avversativa
      • Esplicativa
      • Conclusiva correlativa
    • Per ASINDETO o giustapposizione: Arrivò, si guardò intorno, non vide nessuno
    • Per CORRELAZIONE : ora ride ora piange
    • Per POLISINDETO : E piange e ride e piange ancora

Una proposizione COORDINATA si lega alla principale e/o ad altre proposizioni, mettendosi sullo stesso piano. Ha quindi lo stesso GRADO della proposizione a cui si lega.

PROPOSIZIONI SUBORDINATE

La subordinazione collega tra loro due proposizioni, mettendone una in dipendenza dell’altra. Può essere di vario grado, implicita oppure esplicita. In base alla funzione svolta, le subordinate possono essere di vario tipo (completive, relative, circostanziali)

Nel pdf allegato troverete altri dettagli, tra cui i vari tipi di subordinate

analisi del periodo

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