RESISTI CUORE di Alessandro D’avenia

RESISTI CUORE di Alessandro D’avenia  è un saggio interessante che ci aiuta a crescere e migliorare. Vi racconto perché mi è piaciuto in questo fine settimana dedicato alla lettura

RESISTI CUORE. L’Odissea e l’arte di essere mortali

Alessandro D’avenia

Editore: Mondadori

Collana: Scrittori italiani e stranieri

Anno edizione: 2023

In commercio dal: 19 settembre 2023

Pagine: 420 p.

RESISTI CUORE : IL LIBRO

Se abbiamo perso la gioia della nostra odissea, rileggere l’Odissea è il modo migliore per “fare ritorno”. Allora resistere non è rimanere fermi, ma ri-esistere: nascere. Questa è l’arte di essere mortali

Odissea: è il titolo del poema epico forse più noto e amato della nostra civiltà ed è anche il termine a cui si ricorre per definire un’esperienza travagliata e, in taluni casi, la vita tout court. Perché soltanto al titolo di quest’opera concediamo di essere sinonimo di vita? Ulisse è un eroe nuovo: avrebbe la possibilità di diventare immortale rimanendo con la bellissima Calipso, ma vuole tornare a Itaca da Penelope e Telemaco, e compiere il proprio destino mortale, paradossale destino di gioia.

Proprio perdendo tutto, persino la propria identità, da re a mendicante, rinasce grazie a chi lo sa riconoscere e amare. Se Achille è l’eroe che sovrasta il mondo, Ulisse ne è invece sovrastato. Il suo multiforme ingegno scaturisce dalla necessità di difendersi dai colpi della storia.

La sua è una vicenda di resistenza, che culmina nei dieci anni necessari per tornare a casa, dopo i dieci trascorsi a combattere una guerra non sua: a quanti è accaduto qualcosa di simile? E quanto abbiamo sofferto, quanti compagni abbiamo perduto, quante volte abbiamo fatto naufragio, prima di capire che l’unica cura per l’invincibile nostalgia di futuro che ci affliggeva era tornare nella nostra Itaca, non quella del passato ma quella ancora da fare rimanendo fedeli al nostro destino?

Alessandro D’Avenia ripercorre i ventiquattro canti del poema come un’arte di vivere, e lo fa risplendere di tutta la sua luce. Ci accompagna attraverso l’opera come studioso di Lettere classiche che l’ha eletta a suo principale ambito d’interesse, come insegnante che da anni ne promuove la lettura integrale ad alta voce, come intellettuale abilissimo nell’interpretare lo spirito del tempo. E nel raccontarci le peripezie di Ulisse vi ritrova la propria esperienza personale e il percorso di ogni uomo verso il proprio originale compimento esistenziale.

Se abbiamo perso la gioia della nostra odissea, rileggere l’Odissea è il modo migliore per “fare ritorno”. Allora resistere non è rimanere fermi, ma ri-esistere: nascere. Questa è l’arte di essere mortali.

RESISTI CUORE : L’AUTORE

Alessandro D’Avenia (1977), dottore di ricerca in Lettere classiche, insegna Lettere al liceo ed è sceneggiatore. Dal suo romanzo d’esordio, Bianca come il latte, rossa come il sangue (Mondadori, 2010) è stato tratto nel 2013 l’omonimo film. Sempre per Mondadori ha pubblicato Cose che nessuno sa (2011), Ciò che inferno non è (2014, premio speciale del presidente nell’ambito del premio Mondello 2015), L’arte di essere fragili. Come Leopardi può salvarti la vita (2016), Ogni storia è una storia d’amore (2017) e L’appello (2020).

Dalle ultime tre opere l’autore ha tratto dei racconti teatrali che hanno girato l’Italia con enorme successo, diretti da Gabriele Vacis e con scenofonie di Roberto Tarasco. Ogni lunedì dalle pagine del “Corriere della Sera” dialoga con i lettori nella rubrica “Ultimo banco”.

I suoi libri sono tradotti in tutto il mondo.

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profduepuntozero.it

RESISTI CUORE : BREVE RIASSUNTO E COMMENTO PERSONALE

Sono “incappata” in questo libro quasi per caso, mentre ne cercavo uno completamente diverso. Il titolo mi ha affascinato e la sinossi mi ha convinto all’acquisto. La lettura infine mi ha conquistato. Infatti il libro ci aiuta a leggere l’Odissea in modo completamente diverso e a dare un senso al nostro stare su questa Terra. 

Vide molti paesi, conobbe molti uomini, soffrì molti dolori, nell’animo, sul mare

L’autore ci prende per mano e, poco alla volta, ci fa comprendere come il romanzo di Ulisse sia il romanzo di tutti noi. Infatti la definizione precedente è perfetta per qualsiasi appartenente al genere umano, “sopravvissuto ai suoi cugini (uomo di Neanderthal, uomo di Denisova…) perché era curioso e spericolato. A differenza dei suoi predecessori, lui di fronte all’ignoto si buttava (anche in mare)”.

Grazie all’autore, comprendiamo meglio chi sia Ulisse:

colui che molto soffre, che sopporta, tiene duro e resiste ai colpi della vita perché ha intatta la meta dove nessuno può portargliela via: nel cuore.

E, alla fine, raggiunge la sua amata Itaca. Seguendo l’autore, compiamo una nostra personale Odissea tra le pieghe dell’anima, ritrovando in noi la forza per combattere e andare avanti:

Ognuno di noi ha il suo mare e per tutta la vita dovrà attraversarlo e soffrirne. Il mio mare di dolore è la paura dell’abbandono, quella paura che ci fa sentire sospesi sul vuoto, convinti di non essere mai abbastanza per esistere, bisognosi di amore gratuito.

Ulisse è dunque tutti noi e le sue pene sono le nostre… Alla fine, mi sono sentita un po’ meno sola e più forte nella lotta quotidiana della vita. Ve lo consiglio

VOTO : 8 / 10

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