ALF MOON DETECTIVE PRIVATO

ALF MOON DETECTIVE PRIVATO è un bel romanzo dello scrittore irlandese EOIN COLFER. Vi racconto perché ci è piaciuto

ALF MOON DETECTIVE PRIVATO

Eoin Colfer

Titolo originale: Alf Moon Investigations

Prima ed. originale: 2006

Traduttore: F. Paracchini

Editore: Mondadori

Collana: Oscar bestsellers

Anno edizione: 2008

Pagine: 260 p.

Genere : giallo

Età di lettura: da 10 anni.

ALF MOON DETECTIVE PRIVATO : il libro

Alf Moon, dodici anni e un’altezza un po’ sotto la media, è orgogliosissimo di essere un investigatore privato “diplomato” online alla Bernstein Accademy di Washington. Da quando può esibire il suo distintivo ha conosciuto il lato oscuro della scuola di St Jerome, risolvendo i casi più insidiosi.

Alf Moon credeva di essere diventato un punto di riferimento nella lotta al crimine scolastico, ma il caso Herod Sharkey sta per mettere alla prova la sua reputazione.

Herod Sharkey è il giovane rampollo di una famiglia che vanta la tradizione criminale più solida della città e, non a caso, è conosciuto da tutti i professori come il “solito sospetto”. Ma è proprio tutta sua la colpa di quello che sta accadendo alle graziose e innocenti ragazze della scuola?

ALF MOON DETECTIVE PRIVATO: l’autore

Eoin Colfer (Wexford, 14 maggio 1965) è lo scrittore irlandese che ha partorito i libri della serie di Artemis Fowl, ma anche molte altre opere fantasy.

Dopo aver insegnato per quindici anni e aver vissuto in vari Paesi, tra cui il nostro,  è tornato a stabilirsi nella sua città natale. Ha iniziato a dedicarsi alla scrittura fin da ragazzo, con alcune commedie. La notorietà è però arrivata solo con la pubblicazione della serie di libri Artemis Fowl.

La casa di produzione Walt Disney Pictures ha realizzato un film tratto dalla serie, con il titolo Artemis Fowl e che racconta i primi due romanzi della serie.

Eoin Colfer ha scritto anche altri romanzi. In particolare, mi è capitato di leggere la serie TEMPO e diversi libri singoli.

ALF MOON DETECTIVE PRIVATO : breve riassunto e commento personale

Se amate il tono scanzonato e irriverente caratteristico di Eoin Colfer, vi piacerà questo romanzo, che ci fa conoscere il dodicenne Alf Moon alle prese con un’indagine in cui nulla è come appare!

Il protagonista è adorabile e la lettura ci regala tante risate ma anche tantissimi colpi di scena! E ci permette di comprendere i meccanismi del “gruppo”, che portano alla formazione del “branco”.

Pur nella sua semplicità, il libro ci consente di conoscere quello che accade nella mente dei ragazzi nel momento in cui decidono di “bullizzare” qualcuno. Insomma, un romanzo che a noi ha consentito parecchie riflessioni. I miei ragazzi lo hanno adorato e quest’estate ci è capitato di parlarne a lungo, anche perché li ha spinti a leggere anche altri libri che affrontavano l’argomento, anche più seri di questo.

E abbiamo anche apprezzato lo sconvolgimento di ruoli e i riferimenti “dotti” di Colfer, come quello con cui si apre il romanzo:

Mi chiamo Moon. Alfred Moon. E sono un detective privato. Nei dodici anni che ho passato su questa palla rotante che chiamiamo Terra ho visto un sacco di cose che la gente normale non vede mai.

Alf ha dodici anni e da tempo si dedica alla risoluzione di piccoli misteri:

Gli affari andavano bene, ma io ero pronto a occuparmi di crimini veri. Basta con roba da ragazzini. Volevo veri casi che fruttassero veri soldi, non quello che il bambino di turno aveva in tasca al momento.

Proprio per questo suo desiderio, Alf dimentica la prima regola delle investigazioni : essere invisibile. E si ritrova ad essere “un pezzo del puzzle” che deve ricomporre! Tutto ha inizio la mattina del 27 settembre, poco prima dell’inizio delle lezioni.

Ad attenderlo davanti alla scuola, infatti, Alf trova il migliore dei suoi informatori, Rollo Doyle, otto anni. Ha un messaggio per il giovane detective: Erode Squaletti vuole incontrarlo. E, contro ogni logica, Alf decide di seguire Rollo. Trova però Erode, detto Roddy, impegnato a battersi con Bella Barnes, “lo studente più grosso della scuola”.

Erode vuole che Alf dimostri a Bella di non essere stato lui a prendere il palmare della ragazza. Ad accusare Erode è una testimone oculare, April Devereux, dieci anni “e già a capo dell’intera tribù delle Barbie”.

Nonostante non abbia alcuna voglia di indagare, per mettere a tacere il fratello maggiore di Roddy, Rosso Squaletti, Alf si mette all’opera e, in poco tempo, ritrova il palmare proprio nel nascondiglio di Erode. A interrompere i proclami di innocenza di Roddy è l’arrivo della direttrice, la signora Quinn, che convoca Alf nel suo ufficio, dandogli anche una nota negativa. Peggio ancora, Alf si accorge che il suo prezioso distintivo da detective è scomparso. Ed è certo che a sottrarglielo sia stato Rosso!

C’è però una nota positiva: April Devereux vuole che Alfred indaghi sulla famiglia Squaletti. Come scoprirà poco dopo, April è convinta che Rosso abbia rubato un oggetto a cui tiene molto e che lo abbia consegnato a suo padre, noto ricettatore. Che cosa le è stato rubato? Niente meno che una ciocca di capelli della sua cantante preferita!

Deciso a ritrovare il suo distintivo, Alf accetta e inizia a indagare sugli Squaletti, chiedendo aiuto al sergente Murt Hourihan. L’agente di polizia lo mette in guardia: deve stare lontano dagli Squaletti, decisamente pericolosi. Naturalmente Alf non dà ascolto all’amico sergente e si ritrova in ospedale, pestato per bene nel giardino di casa sua!

Il brutto incidente spaventa i suoi genitori e la sorella maggiore di Alf, la quindicenne Hazel. Che gli impongono di smetterla di ficcanasare. Per Alfred la posta in gioco è diventata troppo alta : ne va della sua reputazione! Del resto è certo che a colpirlo e a ridurlo in condizioni pietose sia stato Rosso con la sua mazza.

Cinque lettere. R O S S O. I chiodi stondati dell’  hurl di Rosso Squaletti mi avevano inciso una firma nel braccio.

Per fotografare la prova, nonostante sia ancora in preda agli effetti dell’anestesia, Alf fugge dall’ospedale e raggiunge casa di May Devereux, la cugina di April, che possiede una fotocamera digitale. Purtroppo si fa beccare da due agenti della polizia…

Al suo secondo risveglio in ospedale trova nella sua stanza l’ispettore capo Francis Quinn, intento a leggere una copia della rivista “Mani di fata”.

L’uomo è il marito della direttrice ed è certo che Alf abbia appiccato il fuoco a casa di May. Deciso a scoprire il vero colpevole, Alf si allea con Rosso Squaletti e si trasforma in uno Squaletti!

Così scoprirà una realtà molto diversa da quella che si aspettava! E noi troveremo davvero divertenti tutti gli Squaletti…

Spassose le descrizioni che ci regala Alf, caustico come solo un dodicenne sa essere. Finale a gran sorpresa!

Un romanzo che vi consiglio

VOTO : 10/10

5,0 / 5
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