DAL SEME ALL’AVOCADO

DAL SEME ALL’AVOCADO

Ricordate qualche settimana fa abbiamo fatto nascere una piantina di ananas partendo dal suo ciuffo?

Oggi vedremo come ottenere un altro albero tropicale, stavolta però dal suo seme!

DAL SEME ALL’AVOCADO

L’avocado (Persea americana) è un albero originario del Centro – Sud America, apprezzato da secoli per la bontà dei suoi frutti.

Dato il suo luogo di origine, questa pianta, per crescere al meglio, ha bisogno di un clima tropicale o subtropicale. Tuttavia, con le dovute accortezze, può essere coltivata anche in Italia.

La coltivazione dell’avocado prevede di far germinare il seme in acqua e solo dopo qualche tempo potrete trasferire la pianta in vaso.

In questo “esperimento”, avrete modo di vedere tutto il processo di crescita di una nuova pianta, dal seme fino all’emissione delle prime foglie! Occorrerà tempo e pazienza, ma alla fine sarete felici, quando vedrete spuntare le prime foglioline!

Vediamo come FARE.

DAL SEME ALL’AVOCADO: COME FARE

VI occorreranno :

  • un seme di avocado maturo, ripulito dalla polpa e lavato
  • stuzzicadenti
  • un contenitore
  • acqua

Dopo aver ripulito per bene il seme dalla polpa e averlo lavato con acqua tiepida, inserite degli stuzzicadenti attorno al seme, in modo che le estremità riescano a poggiare sui bordi del contenitore e il nocciolo rimanga a mezza altezza all’interno dello stesso.

Riempite il contenitore d’acqua fin tanto che la base del seme (l’estremità meno arrotondata) sia immersa quindi spostate il vaso in posizione assolata, come può essere di fronte alla finestra ben esposta.

L’avocado impiegherà dalle due alle sei settimane per germinare! Io ho immerso in acqua diversi semi: alcuni hanno iniziato ad emettere le radici già dopo due settimane, altri hanno impiegato più tempo. Ero quasi sul punto di buttarli quando ho cominciato a vedere la radice!

Mentre aspettate che il seme emetta la radice, dovrete soltanto aggiungere acqua quando vedrete che il livello si abbassa.

Attendete che la natura faccia il suo corso e poi, una volta che la radice sarà spuntata e vedrete uscire anche le prime foglioline, dovrete seguire la sua crescita con qualche attenzione.

IL TRAPIANTO E LE CURE DELLA PIANTA

Assicuratevi che la nuova piantina non sia troppo esposta al sole. 

Infatti, pur essendo una pianta tropicale, le giovani foglie sono molto sensibili alla luce. Cercate di posizionarla  a mezz’ombra, magari in un posto che possa contare su poche ore di luce diretta al giorno.

L’avocado inizierà a crescere poco per volta e vedrete che oltre alle foglie, anche le radici inizieranno a svilupparsi.

Non appena il fusto principale raggiunge i 6 cm di altezza, tagliatelo; questa operazione servirà a rafforzare le radici e a promuovere lo sviluppo di nuova vegetazione sempre più forte. Vi piangerà il cuore, ve lo garantisco, ma l’operazione è necessaria!

Attendete ulteriormente che il fusto cresca fino ai 6 cm quindi potatelo ancora una volta, accorciandolo di circa 3 cm.

Nelle settimane successive noterete che produrrà nuove foglie e radici di dimensioni sempre maggiori, tanto che nel giro di un mese potrete piantare l’avocado in terra. Quando la piantina avrà raggiunto i 15 cm di altezza, sarà il momento di trapiantarla in un vaso di terra.

Per mettere a dimora l’avocado, utilizzate un vaso di almeno 30 cm di diametro.

Riempitelo con un mix di terriccio universale e argilla espansa quindi, dopo aver estratto gli stuzzicadenti, sistemate in terra la pianta, stando bene attenti a lasciare la parte superiore del seme fuori dal suolo.

Innaffiate abbondantemente il terreno quindi sistemate il vaso al sole evitando esposizioni troppo luminose.

Dovrete poi innaffiarle con costanza ma senza esagerare (il terreno non dovrà mai essere zuppo d’acqua) e assicurando loro sempre una temperatura superiore ai 4 °C. Ricordate inoltre di potarla ogni volta che raggiunge i 30 cm. In questo modo, vi ripagherà con foglie e frutti.

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