DIVISIONE IN SILLABE LE REGOLE

DIVISIONE IN SILLABE

Da qualche tempo mi diverto a trascorrere qualche ora con i miei nipotini che andranno in prima e seconda elementare e, insieme a loro, ho riscoperto la gioia dell’ABC!!!

In realtà già lo scorso anno mi ero “dilettata” con l’insegnamento dell’alfabeto al nostro Cucciolo, che conosceva solo il cirillico!!!

Adesso però ho ritrovato l’entusiasmo della scoperta! Uno degli argomenti più difficili che abbiamo imparato è stato quello della DIVISIONE IN SILLABE.

Oggi condivido con voi quello che abbiamo “scoperto”. Nei prossimi giorni vi proporrò una serie di esercizi! Spero vi siano utili per aiutare i vostri ragazzi.

DIVISIONE IN SILLABE : il pdf che uso per i miei ragazzi con DSA

DIVISIONE IN SILLABE. Che cosa sono le sillabe

Per definizione:

sillabe sono gruppi di lettere pronunciati con una sola emissione di voce.

In pratica, le sillabe sono “i pezzetti” che compongono le parole. Infatti ogni parola è composta da ALMENO UNA sillaba.

Le parole formate da una sola sillaba si chiamano MONOSILLABI (ad esempio la parola “re”).

Le sillabe possono essere composte da una sola lettera (o), due lettere (me),  tre lettere (tra) e quattro lettere (stro). 

OGNI SILLABA E’ FORMATA DA UNA VOCALE, SPESSO UNITA A CONSONANTI O AD ALTRE VOCALI:

stra-no, po – sto, a-ria…

CURIOSITA’ :

A seconda del numero di sillabe che le compongono, le parole si dividono in :

  • MONOSILLABI, se sono composte da UNA SOLA sillaba (re, bis, frac, cric)
  • BISILLABI, se sono formate da DUE sillabe: ar-ma, vi-no, ze-bra,….
  • TRISILLABI sono le parole composte da TRE sillabe: ta-vo-lo, cer-ca-re, so-la-re, …
  • QUADRISILLABI sono le parole formate da QUATTRO sillabe, come ad esempio a-ma-re-na, al – ta – le, na, ecc…
  • POLISILLABI, se sono formate da PIU’ di quattro sillabe come soc-cor-re-re, pre-ci-pi-ta-zio-ne, co – stru- zio – ne, ….

DIVISIONE IN SILLABE: PERCHE’ E’ IMPORTANTE???

Saper dividere le parole in sillabe è indispensabile per andare correttamente a capo.

La divisione in sillabe ci permette di dividere correttamente le parole quando andiamo a capo. Infatti spesso dividiamo le parole in maniera errata, senza neanche rendercene conto… 

Quante volte, anche a noi adulti sorge il dubbio di come dovere andare a capo!!!

Si scrive : 

Pas-ta o pa-sta? 
I-nu-ti-le o in-u-ti-le? 
Ri-pie-no o ri pi-e-no?

Esistono però delle regole precise, che ci vengono insegnate in prima e seconda elementare e che spesso poi dimentichiamo. E allora approfittiamo per rivederle insieme ai nostri ragazzi!

Regole principali per la divisione in sillabe:

⇒ Se la parola inizia con una VOCALE, essa può stare da sola :

o -ca;  a -mo; e -de-ra, i – so – la , a – la

⇒ Le lettere doppie si separano:

penna;     pizza;      collo;      zap pa

 ⇒ ANCHE I GRUPPI CQU, MP  e MB vanno sempre SEPARATI:

CAM PO; OM BRELLO;  ACQUA – RIO;  ACQUA – TI – CO

⇒ Come la m del gruppo mb e mp, anche le lettere  N, R, L si separano dalla consonante che le segue :

pol so;   anco – ra; marmo; parco, poltro – na

⇒ La s vuole stare con la consonante che viene dopo, cioè va sempre A CAPO:

va – sca; me – sto- lo; pa – sta; bo – sco; ta – sca;   bu – sta;  ma –  ni – fe – st

⇒ Le consonanti dei gruppi GL, GN, FR, PR, BR, STR, TR, DR, GR NON si separano mai : 

ma – glia;     ra – gno;   ca- pra;   li – bro

⇒  La R rimane con la vocale che la precede :

COR SA; RI – COR DO, CARPA

IN PRATICA: Nei gruppi di consonanti che hanno come PRIMA lettera L, R, M, N queste fanno sillaba con la vocale che precede:

molto, corso, men sa, campo…

⇒  I gruppi ch, gh, gl, gn, sc, cia, cio, ciu NON SI SEPARANO MAI: 

che – la, ghi – ro, gno –  mo, ma – glia, a – scia, u – scio, ciu -co

 Divisione in sillabe: e le vocali doppie ???

I maggiori dubbi nella divisione in sillabe ci vengono quando troviamo gruppi di due o più vocali. Come impariamo nelle classi successive a prima e seconda, dobbiamo distinguere i casi in cui due vocali formano un dittongo dai casi invece in cui formano uno iato.

I DITTONGHI NON SI DIVIDONO, GLI IATI SI

Un DITTONGO è un costituito da una vocale PRECEDUTA da una semiconsonante (IU ovvero le sequenze iaieioiuuaueuo, ui) o SEGUITA da una semivocale (quindi le sequenze AI, EI, OI, OU, UI, AU, EU).

I dittonghi non possono essere spezzati :

au – to;  vio – la; in – dia – no; lin – gua;  quer – cia; zai – no; pieno; se – dia; oc – chio; pin – gui – no; cuo – co;   Eu – ro – pa; piu – ma, gra-tùi-to

Abbiamo uno IATO quando :

1) nessuna delle due vocali è I oppure U :

 ma  e – straa e – ro – pla – nopo e – ta

 2) una delle due vocali è I accentata oppure U accentata e l’altra vocale è A, O, E :

mí e; bu – gí a; scí a; pa ú – ra; zìa

ATTENZIONE : in alcuni casi abbiamo uno iato anche se la seconda vocale è una i o una u, quindi sono iati le sequenze iu o ui, come ad esempio in di úr – no, su í – no);

3) nelle composizioni di parole, purché sia ancora ben definito il rapporto tra prefisso e base, del tipo

ri em-pi-re; ri a  – ve – re, ri ar – mo

(solo in questi composti, lo iato si può produrre anche nell’incontro tra u e i).

ATTENZIONE:

in alcuni casi la pronuncia può essere oscillante ed è quindi opportuno verificare di volta in volta (i dizionari riportano sempre la scansione sillabiche delle parole) se le sequenze vocaliche diano luogo a dittonghi o a iati.

Un esempio classico, riportato spesso nelle grammatiche, è quello dei derivati del sostantivo VIA: se infatti via prevede la DIVISIONE vi-a (con la i vocale e quindi uno iato), i derivati come viale, viaggio, viandante, ecc. tendono a essere pronunciati con la i semiconsonante e quindi a produrre un dittongo. La divisione in sillabe di questi termini è quindi:

via – le, viag – gio, vian – dan – te

RICORDA:

cir – cùi – to ≠ cir – cu ì – to, participio passato di circuire

GRUPPI DI TRE VOCALI

Se ci troviamo in presenza di gruppi di tre vocali, dobbiamo distinguere due casi :

  • I TRITTONGHI NON VANNO SPEZZATI. Le tre vocali formano un trittongo, se si incontrano una semiconsonante, una vocale e una semivocale (es. iaiieiuoiuaiuei), oppure due semiconsonanti e una vocale (solo iuo che nell’italiano contemporaneo tende a passare a iobarcaiuolo> barcaioloaiuola>aiola).  Abbiamo quindi

quei, miei, puoi, suoi, buoi, guai 

  • Se il gruppo di tre vocali è formato da una vocale SEGUITA da un dittongo (es. aia, aio, aiu), si può andare a capo dopo la vocale. Avremo perciò:

maia-le, cen – ti – naio, aiu – ta – re,  pa – io – lo.

LO SAPEVATE?

E’ stato l’avvento della stampa a caratteri mobili che ha portato a criteri di divisione delle parole ben determinati. In precedenza, infatti, non esistevano regole precise!

Solo nel Novecento si è arrivati ad un sistema convenzionale di regole di sillabazione: le norme che utilizziamo oggi sono state fissate nel 1969 dall’Ente Nazionale Italiano di Unificazione (norma UNI 6461-97), un’associazione privata che studia, elabora, approva e pubblica norme tecniche relative a tutti i settori industriali, commerciali e del terziario al fine di garantire uniformità ed efficienza.

Le regole per la divisione in sillabe che possiamo trovare in ogni buona grammatica della lingua italiana seguono appunto le norme UNI.

RICAPITOLANDO, PER I PIU’ GRANDI

  • Una vocale iniziale seguita da una sola consonante costituisce una sillaba:

e – de- ra; a– lian – te; u – mi – le; i – so – la; o – do – re, u – no.

  • Una consonante semplice forma una sillaba con la vocale seguente:

da – do; pe – ra;  me – la

  • NON si divide MAI un gruppo di consonanti formato da B, CD, F, G P, T , V  + L oppure R :

a – tle – ta; bi – blio – te – ca; bro- do;  cre – ma; dro – ne; A – fri – ca;  gre – co;  gi – glio; tre – no.

  • NON si divide MAI un gruppo formato da S + consonante/i:

stra – da; te – schio; co – sta; sco – glie – ra; stru – men – to; spi – na, sgar – gian – te.

  • I gruppi costituiti da DUE CONSONANTI UGUALI (ttdd, ecc. e anche cq) e quelli NON ammessi ad inizio parola (del tipo cnlmrcbdmbmnldngndtm) VANNO DIVISI:

Let to; ac qua;  cal ma; cer chio; im bu – to; in ge – gno; guan to; am ni – sti – a; tec ni-co, rit mo.

  • Nei gruppi formati da tre o più consonanti (RST, NTR, LTR, RTR, BTR) si divide PRIMA della seconda consonante, anche in presenza di prefissi come inter-, trans-, iper-, sub-super-:

con tra – da, ven tre, al tro, in – ter sti-zio, i – per tro – fi – co, sub tro – pi – ca  – le, su – per cri – ti – co

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