IL COMPLICE di John Grisham(#7 Theodore Boone)

IL COMPLICE il SETTIMO ROMANZO di John Grisham avente come protagonista il giovane THEODORE BOONE, che da grande sogna di fare l’avvocato. Ve lo racconto. 

IL COMPLICE

john Grisham

Titolo originale :  Theodore Boone: The Accomplice

Prima pubblicazione:  2019
Traduzione : Maurizio Bartocci
Prima edizione italiana : 2020
Editore : Mondadori

Numero di pagine : 216 p.

Genere: Mystery, Thriller legale, Letteratura per giovani

Preceduto da: Mistero in aula

IL COMPLICE  : Il libro (dal sito dell’editore)

Il tredicenne Theodore Boone non vede l’ora di diventare un avvocato di grido, e appena può corre al tribunale degli animali a occuparsi di un nuovo caso, dimostrando di avere la stoffa per vincere ogni causa.

Di recente però a preoccuparlo è Woody Lambert, il suo migliore amico, compagno di classe e scout. Woody non sorride mai: a casa sua mancano sempre i soldi, i genitori lo trascurano e il fratello Tony continua a cacciarsi nei guai.

Così, quando Woody e Tony vengono ingiustamente incarcerati con l’accusa di aver partecipato a una rapina a mano armata, Theo decide di usare il suo intuito per aiutarli. A scuola tutti credono alla loro innocenza. Ma Theo riuscirà a convincere anche il giudice Pendergrast prima del verdetto finale?

IL COMPLICE : l’autore

John Ray Grisham Jr. (Jonesboro, USA, 8 febbraio 1955) è un politico e scrittore statunitense di gialli. Dopo essersi laureato in legge, per anni è stato avvocato penalista.

Ha ricoperto incarichi politici come membro della Mississippi House of Representatives.

Con il romanzo Il socio (Mondadori 1992, adattato per il cinema nel 1993 da Sydney Pollack), ha rinnovato le fortune del genere legal-thriller, o più precisamente del courtroom-thriller, cioè il romanzo giallo d’ambientazione giudiziaria.

A questa formula l’autore è rimasto fedele anche nei molti romanzi successivi, spesso all’origine di popolari film.

Nel 2002 vince il prestigioso Raymond Chandler Award, il premio letterario istituito da Irene Bignardi nel 1996 in collaborazione con il Raymond Chandler Estate dedicato alla scrittura noir che ogni anno laurea un maestro del genere.

IL COMPLICE : I casi di Theodore Boone

  1. La prima indagine di Theodore Boone
  2. La ragazza scomparsa (Theodore Boone: The Abduction) 2011
  3. L’accusato (Theodore Boone: The Accused) 2012
  4. Dalla parte giusta (Theodore Boone: The Activist) 2013
  5. Il fuggitivo (Theodore Boone: The Fugitive) 2015
  6. Mistero in aula (Theodore Boone: The Scandal) 2016
  7. Il complice. (Theodore Boone: The Accomplice) 2019 (USA) 2020 (Italia)

IL COMPLICE : la scheda del libro

Nel pdf allegato la scheda completa del libro con il riassunto particolareggiato

i casi di theodore boone 7

IL COMPLICE : breve riassunto e commento personale

Vi dico subito che questo è il mio preferito tra i libri della serie, perché affronta davvero tanti temi importanti e ci permette di conoscere meglio il sistema giudiziario americano.

Credo che lo spirito del libro possa riassumersi in quello che lo zio Ike, il fratello maggiore del padre di Theo, nonché avvocato radiato dall’albo, dice al nipote:

«Se vedi un problema, Theo, pensa al modo di risolverlo, e fallo adesso. Non passare tutto il tempo a fare programmi»

Il romanzo inizia però con Theo preoccupato per il suo amico Woody Lambert. Da qualche tempo non ride più

sembrava che la vita lo avesse preso a botte e che si fosse fatto carico di problemi e fardelli troppo pesanti per un tredicenne.

Theo spera che Woody si confidi con lui, ma il ragazzo è sempre più chiuso in se stesso. Preoccupatissimo, Theo chiede consiglio a suo padre, Woods Boone, avvocato immobiliarista:

«Papà, c’è una cosa che mi preoccupa… Si tratta di Woody. Si comporta in maniera strana, come se fosse sempre preoccupato.

Prende brutti voti e gli insegnanti lo marcano stretto… Suo fratello frequenta brutte compagnie, salta la scuola, sta fuori casa fino a tardi… questo genere di cose. E ha un grande ascendente su Woody. La madre fa due lavori part-time e a casa ci sta poco. Il patrigno lavora fuori città…

Pare proprio che stia prendendo una brutta strada, almeno così mi sembra. Vorrei tanto trovare un modo per aiutarlo.»

Il padre gli dà un consiglio forse banale ma sensato… 

«Puoi essere un buon amico e parlare con lui, Theo… Puoi essere un’influenza positiva per lui»

Theo vorrebbe però che i suoi genitori parlassero con la madre di Woody. E il padre gli promette che proverà anche lui a fare qualcosa.

Ma a quanto pare Theo può iniziare a tremare di paura. Infatti mentre Theo si confida con suo padre, Woody è in giro con il fratello maggiore Tony a consegnare pizze. E riflette che gli piacerebbe fare il vigile del fuoco, anche perché sa già che non potrà frequentare il college. Ma uno ragazzo chiama Tony e lo distrae.  Tony è in libertà vigilata e non dovrebbe farsi trovare a bighellonare e bere ma a quanto pare la cosa non lo preoccupa più di tanto e decide di seguire Garth.

Tony aveva diciassette anni, andava a scuola quando gli pareva e si godeva la vita come uno che tanto sapeva che non avrebbe terminato gli studi.

Così trascina il fratellino in giro con l’amico … e il tizio, annoiato, decide di rapinare un supermarket con una pistola giocattolo! Subito fermati dalla polizia, i tre si ritrovano in manette e portati in prigione. I tre vengono separati e Woody è sempre più nervoso e spaventato:

Un tredicenne rinchiuso in una stanza sotterranea della stazione di polizia, senza nessuno che lo aiutasse.

Se sapesse che Garth ha deciso di dare tutta la colpa a lui, Woody sarebbe atterrito. Lo sbruffoncello Garth, infatti, certo di farla franca come sempre gli è capitato, dichiara che la pistola gli sia stata data da Woody:

«Pensate davvero che me ne vada in giro a sparare con le pistole ad acqua? È del ragazzino».

Garth è convinto che se lui e Tony daranno tutta la colpa a un tredicenne, potranno tornare liberi. Per lui infatti “era stato tutto un gioco per divertirsi un po’, e suo padre avrebbe sistemato ogni cosa in un batter d’occhi”

Ancora una volta, il sistema si dimostra ingiusto. Garth, che noi sappiamo essere l’unico e solo responsabile dell’accaduto, avendo un padre ricco esce subito di prigione. I due fratelli Lambert, invece, si ritrovano abbandonati a se stessi e “torchiati” dai poliziotti, ben felici di avere qualcuno con cui chiudere velocemente il caso di rapina.

Per i Lambert l’incubo è appena iniziato. Nessuno crede a Woody, che è l’unico a dire la verità. Eppure basterebbe vedere i filmati o ascoltare il commesso rapinato per sapere che a compiere la rapina è stato Garth Tucker, mentre i due fratelli se ne stavano in macchina, ignari di quanto accadeva nel negozio!

Intanto Daisy Lambert, rientrata in casa, si accorge che i figli non sono ancora tornati e anche la povera donna è in preda all’angoscia. Scoprirà quello che è successo quando per caso si imbatte in una pattuglia della polizia:

i ragazzi Lambert erano in stato di arresto. Con l’accusa di rapina a mano armata.

Alla donna non viene nemmeno concesso di vedere i suoi figli finché non compariranno davanti a un giudice per la cauzione… Il mattino dopo, Theo nota subito che Woody è assente e il professor Mount gli dà la brutta notizia: Woody è stato arrestato.

«La preside vuole che tu faccia una corsa al tribunale dei minori per capire cosa succede»

Subito Theo si precipita in tribunale. Tanto è di casa e sa bene dove andare. Il giudice Pendergrast conosce Theo e gli concede di parlare, visto che i due non hanno nemmeno un avvocato che li difenda.

Secondo il giovane Boone, il giudice dovrebbe rilasciare i due Lambert fidando che si presenteranno in tribunale. Purtroppo il giudice non può lasciarli andare così… Serve almeno un avvocato che li difenda.

Sfruttando le sue conoscenze tra i poliziotti, Theo riesce a incontrare i due fratelli e può finalmente ascoltare la loro versione dei fatti. Intanto scopre che Garth Tucker è già uscito su cauzione e se ne sta tranquillo a casa sua… Insieme a Theo, anche noi ci scandalizziamo, ma, si sa,

«Il nostro sistema giudiziario minorile è sovraccarico: avvocati e consulenti non sono mai abbastanza. Capita spesso che dei ragazzini ne rimangano schiacciati. Woody sarà fortunato se non finirà in riformatorio. Non è certo un bel posto.»

A Theo non piace la sensazione di impotenza che prova e così decide di tentare il tutto per tutto: chiederà a sua madre di parlare con il giudice per evitare che Woody passi un’altra notte in prigione. Marcella cede e il giudice fissa una cauzione davvero alta per la famiglia Lambert: diecimila dollari per ciascun fratello.

Non c’è modo di scendere: le accuse sono davvero gravi. E Theo con i suoi amici di mette d’impegno per raccogliere il denaro per tirare fuori Woody e Tony. Addirittura, il geniale Chase ha avviato una raccolta online:

Immaginate di essere arrestati e falsamente accusati di un reato grave – rapina a mano armata – e di non avere i soldi sufficienti per pagare la cauzione e uscire per dimostrare la vostra innocenza.

È questo che sta succedendo a Woody Lambert, anni 13, di Strattenburg. È in prigione, ennesima vittima di un sistema che ha seriamente bisogno di una riforma delle cauzioni.

Noi, i suoi amici, vi sollecitiamo a contribuire con qualsiasi somma per avere WOODY LIBERO

Ma Theo non è certo tipo da starsene fermo in attesa. Decide così di spronare l’avvocato che dovrebbe difendere Woody, Rodney Wall. Arrogante e poco motivato, Wall non sopporta l’intromissione di Theo e di sua madre nel “suo” caso.

Theo non ha tempo da perdere con un tale soggetto. Deve trovare un garante della cauzione che faccia uscire Woody, che intanto in prigione se la vede davvero male.

Nella cella dei due Lambert, infatti, hanno messo un certo Jock, che ha iniziato una rissa e poi ha dato la colpa ai due fratelli: 

«Jock è un tipo malvagio. Devi aiutarci, Theo. Siamo in carcere senza avere fatto niente e questo posto è orribile.»

E poi gli confida che vuole un altro avvocato. Wall non è piaciuto nemmeno a lui e Tony.  I guai sembrano non avere fine per Woody, che si ritrova in cella di isolamento ed è sempre più spaventato:

con il passare del tempo, cominciava ad avere paura del sistema.

«Garth fa una stupida bravata, ci arrestano e lui è fuori da mercoledì mattina. Poi veniamo aggrediti da un pitbull di nome Jock e noi ci prendiamo la colpa. E pure lui esce. Noi, che siamo del tutto innocenti, siamo ancora qui. Il sistema non funziona tanto bene, Theo

La prigione sta però aiutando i due fratelli Lambert a maturare e a rendersi conto che stanno rischiando di buttare le loro vite al vento. Mentre Theo si lamenta di non poter fare nulla per migliorare il sistema giudiziario prima di essere diventato un avvocato, Ike lo sprona ad agire:

«E chi lo dice che devi aspettare? … perché non impegnarsi per migliorare le cose?…

Se vedi un problema, Theo, pensa al modo di risolverlo, e fallo adesso. Non passare tutto il tempo a fare programmi»

Intanto anche questa volta Theo può allenarsi davanti al Tribunale degli animali. Deve difendere Rufus, “un tipo di coniglio francese, con le orecchie cascanti” dall’accusa di disturbo della quiete pubblica:

Qualunque cosa avesse combinato Rufus, aveva fatto arrabbiare parecchie persone.

A quanto pare, è proprio Rufus il responsabile delle notti in bianco del giudice Pendergrast! Che testimonia contro Rufus… Intanto Woody trova aiuto anche da parte del maggiore Ludwig ma non sa che l’avvocato di Tucker ha pronto un bel piano per incastrare i Lambert… Una vecchia conoscenza dei Boone: è la volpe dei tribunali Clifford Nance ! Theo riuscirà a sconfiggerlo anche questa volta??? oppure il denaro avrà la meglio sulla verità? Del resto sono amare le considerazioni di chi il sistema lo conosce bene

«Le regole cambiano a seconda delle persone. Non è giusto, ma è così che funziona il sistema»

Noi incrociamo le dita e leggiamo tutte d’un fiato le ultime pagine, sperando in un lieto fine!

Un romanzo che vi farà riflettere tantissimo e insegnerà anche parecchie cose sul sistema di giustizia americano. Ancora una volta, Grisham non indora la pillola ai suoi giovani lettori e fa comprendere quanto la vita possa essere ingiusta se non si hanno i “mezzi e le conoscenze”.

Da leggere

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