LATINO IN SINTESI 3

LATINO IN SINTESI 3

Oggi vi propongo tutte insieme le cinque declinazioni latine

LATINO 2 MORFOLOGIA E DECLINAZIONI

LATINO IN SINTESI 3  : LE DECLINAZIONI

Sapete che “declinazione” è il nome che in grammatica latina diamo alla flessione di nomi, aggettivi e pronomi. Chiamiamo invece CONIUGAZIONE la flessione del verbo.

In LATINO esistono CINQUE declinazioni, che si differenziano per la desinenza del GENITIVO SINGOLARE:

  • -ae per le parole della PRIMA DECLINAZIONE
  • per le parole della SECONDA DECLINAZIONE
  • -ĭs per le parole della TERZA DECLINAZIONE
  • -ūs per le parole della QUARTA DECLINAZIONE
  • -ēi/ĕi per le parole della QUINTA DECLINAZIONE

ELEMENTI delle DECLINAZIONI

  • NUMERO : come in italiano, il latino ha 2 NUMERI : SINGOLARE e PLURALE
  • GENERE : Il latino ha 3 GENERI : MASCHILE, FEMMINILE e NEUTRO. Il genere è indicato sul vocabolario accanto al nome [ sostantivo m., f., n. ].
  • CASO : È la forma che nome, aggettivo e pronome assumono secondo la funzione che hanno nella frase.

Come sappiamo, i CASI DELLA DECLINAZIONE LATINA SONO 6 :

  • Nominativo
  • Genitivo
  • Dativo
  • Accusativo
  • Vocativo
  • ablativo

LATINO IN SINTESI 3 : la prima declinazione

La prima declinazione comprende sostantivi quasi tutti femminili e aggettivi femminili della PRIMA CLASSE.

Essa comprende nomi femminili e alcuni nomi maschili; si declinano allo stesso modo e hanno:

  • nominativo singolare in –a
  • genitivo singolare in –ae

 OSSERVAZIONI

Alcune desinenze indicano casi diversi:

– la desinenza – a indica nominativo, vocativo e ablativo singolari. In realtà la quantità della vocale è breve (-ă) nel nominativo e nel vocativo, è invece lunga (ā) nell’ablativo ma, dal momento che nei testi latini la quantità della vocale non viene segnalata, la desinenza -a indica indifferentemente i tre casi;

–  la desinenza ae indica genitivo e dativo singolari, nominativo e vocativo plurali;

is può indicare dativo e ablativo plurali, che hanno la stessa terminazione anche in tutte le altre declinazioni.

Perciò, quando una desinenza appartiene a casi diversi, è solo il contesto della frase che può farti capire di che caso e di che numero si tratta:

  • Rosae odoratae sunt. Le rose sono profumate.
  • Rosae vita exigua est. La vita della rosa è breve.
  • Rosae natura vitam exiguam dat. La natura dà alla rosa una vita breve.

2) Se preceduta da pater, mater e simili, la parola familia ha il genitivo singolare in -as.

Pater, mater, filius, filia familias padre, madre, figlio, figlia di famiglia

3) Termini greci come amphora, drachma e i composti con i suffissi –cola e -gena hanno anche il genitivo plurale in –um.

4) Nomi femminili come dea, equa, filia, liberta e serva hanno il dat e l’abl pl in -abus (per distinguersi dai corrispettivi maschili della seconda declinazione.

LATINO IN SINTESI 3 : SECONDA DECLINAZIONE

Fanno parte della seconda declinazione

  • sostantivi maschili che terminano in
    • us (1° gruppo), con nom e voc sing diversi;
    • -er (2° gruppo), tra cui gener, vesper, ager, magister, e i composti con -ger e -fer;
    • -ir (3° gruppo), come vir;
  • nomi femminili in -us (4° gruppo), tra cui alvus, colus, humus, i nomi di piante e alcuni termini di origine greca, tutti con nom e voc sing diversi;
  • parole neutre in –um e qualcuna in -us (5° gruppo), tra cui pelagus, virus e vulgus, tutte con nom, acc e voc uguali;
  • aggettivi maschili e neutri della 1a classe

Nel file allegato trovate esempi dei modelli di declinazione dei vari tipi.

LATINO IN SINTESI 3 : TERZA DECLINAZIONE

La terza declinazione comprende tre gruppi di sostantivi, gli aggettivi della seconda classe
e participi presenti maschili, femminili e neutri.

  • PRIMO GRUPPO : comprende i nomi con una sola consonante davanti all’uscita -is del gen sing. A questo gruppo appartengono nomi imparisillabi (ossia con un numero di sillabe al nom sing inferiore rispetto al gen sing) e alcuni parisillabi, tra cui mater, accipiter, senex e iuvenis.  L’abl sing esce per tutti in -e, il gen pl in -um e il nom pl neutro in -a.
  • Del SECONDO GRUPPO fanno parte nomi con il tema in -i. I maschili e femminili sono parisillabi con
    • il nominativo uguale al genitivo
    • l’accusativo singolare in –im (tra questi, anche tussis e sitis),
    • accusativo plurale in -is ed –es;
    • i neutri hanno il nominativo singolare in -e, -al, o –ar e i casi diretti del plurale in -ia.
      Per tutti l’abl sing esce in -i e il gen pl in -ium.
  • Il TERZO GRUPPO comprende parisillabi e imparisillabi con il tema in -i (in prevalenza con due
    consonanti prima di -is, come mons/mont-is, ma anche con una, come fraus/fraud-is,
    lis/litis e plebs/plebis, e nomi di popolo in -as) che al singolare si comportano come i nomi
    con il tema in consonante

QUARTA DECLINAZIONE

Alla quarta declinazione appartengono sostantivi maschili, femminili e neutri:

  • i maschili e i femminili hanno il nominativo singolare in -us, uguale al genitivo, I due generi si declinano allo stesso modo;
  • i neutri hanno
    • nominativo singolare in -u, uguale a dativo, accusativo, vocativo e ablativo singolari
    • nominativo, accusativo e vocativo plurale in -ua.

QUINTA DECLINAZIONE

Fanno parte della quinta declinazione alcuni sostantivi femminili (tutti declinati solo al singolare
tranne res) e i maschili meridies e dies. Quest’ultimo però è femminile quando indica il “giorno stabilito” (dies certa, dies constituta), quando significa “spazio di tempo” e nell’indicazione delle date.

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