VULCANI LE PARTI E LA FORMA

VULCANI LE PARTI E LA FORMA

Dopo aver costruito un vulcano e aver visto come sia possibile creare una “eruzione casalinga” con aceto e bicarbonato, oggi parliamo di vulcani! L’argomento ci porterà lontano.

Passeremo dalle definizioni per la scuola primaria ad argomenti più complessi, adatti a ragazzi delle scuole medie e delle superiori.

VULCANI LE PARTI E LA FORMA

Un vulcano è una montagna dalla cui cima esce la lava. Questa è la definizione più semplice che possiamo dare di un vulcano.

In seguito imparerete che in realtà un vulcano è una spaccatura della crosta terrestre attraverso la quale fuoriesce il magma.

Il magma è roccia fusa che si crea quando fonde il materiale che si trova nelle zone calde del mantello terrestre. Il magma cerca di risalire e, se trova delle fratture e dei cunicoli, arriva in superficie fuoriuscendo da un vulcano.

Il magma è formato da silicegas e vapore acqueoUna volta fuoriuscito, il magma si raffredda, disperde nell’atmosfera i gas che contiene, e si trasforma in lava.

Quest’ultima è un materiale fluido, composto da silicati e da materiali piroclastici, ovvero materiali solidi, ceneri e lapilli.

La lava, fuoriuscendo, si deposita sui fianchi del vulcano che prende la forma del classico cono vulcanico


PARTI DI UN VULCANO

  • CAMERA O SERBATOIO MAGMATICO : è la parte più profonda del vulcano, dove si raccoglie il magma. In pratica, esso è una sorta di serbatoio di magma fuso
  • CAMINO VULCANICO : è il condotto attraverso il quale il magma fuoriesce in superficie. Spesso, oltre ad un camino principale, ve ne sono altri più piccoli, detti camini secondari. Il camino vulcanico collega il serbatoio magmatico con l’esterno.
  • CRATERE la frattura della superficie terrestre da cui fuoriesce il magma. Se sono presenti dei camini secondari, vi saranno anche dei crateri secondari;
  • CONO VULCANICO : è la montagna che si forma grazie alla lava che si raffredda e alla quale si sovrappone quella che esce successivamente dal cratere
  • BOCCA DEL VULCANO : è l’apertura attraverso cui fuoriesce la lava. Quando la bocca è molto grande si parla di cratere. Oltre ad una bocca centrale, un vulcano può avere anche delle bocche laterali

VULCANI LE PARTI E LA FORMA. I tipi di vulcani:

In base alla loro forma distinguiamo i vulcani in:

  • vulcani a cono o strato-vulcani : hanno pendii molto ripidi. Ciò è dovuto ad una lava  vischiosa ed acida che si raffredda molto velocemente senza giungere ai piedi del vulcano
  • vulcani lineari, di solito sottomarini. Essi presentano delle fessure lunghee sottili dalle quali fuoriesce la lava molto lentamente. Quest’ultima si solidifica adagio senza creare alcun rilievo.
  • vulcani a guglia : presentano guglie sulla sommità del vulcano. Questi vulcani si formano per effetto di eruzioni vulcaniche violente che portano la lava a solidificarsi immediatamente senza scorrere lungo le pareti del vulcano
  • vulcani a scudo:  sono i più diffusi ed hanno pendii molto dolci. Essi infatti eruttano una lava molto fluida, che scende lentamente lungo le pareti del vulcano e si raffredda altrettanto lentamente.

VULCANI ROSSI E GRIGI

In base al tipo di attività eruttiva distinguiamo i vulcani in:

  • vulcani rossi o effusivi
  • vulcani grigi o esplosivi

Si chiamano vulcani rossi quei vulcani caratterizzati dall’emissione di colate laviche fluide e di colore rossastro.

Si chiamano vulcani grigi quei vulcani caratterizzati da eruzioni esplosive con emissione di cenerelapilli e colate che avanzano molto rapidamente dando così anche poco tempo alle popolazioni che vivono nei pressi del vulcano per evacuare la zona.

Proprio per questa ragione i vulcani grigi sono considerati più pericolosi rispetto a quelli rossi.

VULCANI ATTIVI E VULCANI SPENTI

Sono attivi quei vulcani nei quali l’emissione di lava avviene costantemente o in modo periodico.

Quando si verifica un’eruzione vulcanica la camera magmatica si svuota. Successivamente comincia a riempirsi nuovamente fino a che ci sarà una nuova eruzione vulcanica.

Se l’eruzione di lava non si manifesta per lungo tempo, ma nella camera magmatica si continua ad avere l’accumulo di magma si dice che il vulcano è quiescente e potrebbe riprendere ad emettere lava in qualsiasi momento.

Quando la camera magmatica non si riempie più di magma, il vulcano diventa inattivo.

Quando un vulcano è quiescente o si sta spegnendo si possono verificare dei fenomeni detti di vulcanismo secondario, come fumarole, soffioni boraciferi, geyser, sorgenti termali.

  • Si chiamano soffioni boraciferi i getti di vapore che fuoriescono dal terreno.
  •  Le solfatare sono getti di gas e zolfo.
  • Anche le sorgenti termali sono legate a fenomeni vulcanici.

Torneremo presto a parlare in maniera più approfondita di crosta terrestre e terremoti!

4,9 / 5
Grazie per aver votato!