FENICI “IL POPOLO ROSSO”

FENICI “IL POPOLO ROSSO”

Non credo che parleremo molto di storia, a meno che i miei nipoti non abbiano voglia di proporvi qualche argomento che interessa loro. Come in questo caso, in cui io e i Nipoti ci siamo fatti prendere dalla nostra comune passione per i grandi esploratori!

E’ nato così questo articolo, che vi racconta in breve chi erano i Fenici e quanto grande sia stato il loro contributo nella Storia dell’Umanità!

FENICI “IL POPOLO ROSSO”

I fenici furono una popolazione di origine semitica. Provenienti dalle rive del Mar Rosso e del Golfo Persico, raggiunsero le coste del Mediterraneo e si insediarono in una stretta regione costiera molto fertile, corrispondente all’incirca all’attuale Libano, attorno al 1650 a. C.

Il territorio, composto da burroni e valli, non permetteva insediamenti stabili e non forniva nutrimento sufficiente all’intera popolazione.

Ma le imponenti montagne erano ricche di legname. In particolare, abbondavano cedri del Libano, il cui legname si rivelò perfetto per la costruzione di navi.

Nel mare i Fenici trovano la loro fonte di sostentamento, dedicandosi alla pesca e alla navigazione, creando attività marinare stabili e facendo da intermediari commerciali con popoli tra loro lontani.

Infatti divennero abili marinai e si dedicarono al commercio via mare. Nei loro lunghi viaggi avevano bisogno di luoghi sicuri in cui approdare e rifornirsi di viveri.

Nel tempo questi punti d’appoggio diventarono vere e proprie città: vennero così fondate le colonie. Le colonie erano indipendenti dalla Fenicia, ma mantenevano forti legami con la madrepatria.

I fenici ebbero quattro importanti città, ognuna retta da un proprio governo, inizialmente monarchico poi oligarchico, affidando a un Consiglio il potere legislativo, mentre quello esecutivo era riservato a due magistrati detti suffeti.

Le quattro città erano :

  • Tiro: famosa per la produzione della porpora per colorare le stoffe
  • Sidone: famosa per la produzione del vetro
  • Biblo
  • Arado

Come accennato, dal 1200 a. C., fondarono diverse colonie, anche loro indipendenti, in Asia, Africa, Sicilia e Spagna.

Raggiunsero il loro massimo splendore attorno al 1000 a.C. e fondarono Cartagine nell’814 a.C.

I fenici sono di religione politeista e hanno scoperto l’Orsa maggiore, utile per orientarsi in mare, visto la loro propensione al commercio marittimo.

Essendo ogni città e ogni colonia indipendente (anche se collegate tra loro commercialmente) i fenici non ebbero mai una forza militare compatta e il loro declino iniziò già attorno all’850 a.C.

Nel 675 a.C. Sidone fu conquistata dagli assiri, un secolo dopo Tiro passò sotto il controllo dei Babilonesi. Divenuta in seguito provincia dell’impero persiano, la Fenicia entrò poi, nel 332 a. C., a fare parte dell’impero di Alessandro Magno.

Oltre che abili commercianti e straordinari marinai, i Fenici furono innanzi tutto ottimi artigiani. Infatti utilizzavano il legno di cedro non solo per costruire le loro imponenti navi, ma anche per realizzare preziosi manufatti. Capaci di lavorare oro, bronzo ed argento, realizzarono armi e gioielli. Lavoravano anche l’avorio e appresero dagli Egizi l’arte di creare il vetro, ritenuto all’epoca un materiale raro e prezioso.

Divennero così presto abilissimi nel lavorare il vetro soffiato. Non dimentichiamo che erano noti soprattutto come tessitori. In particolare, sono ancora oggi rinomati per la loro capacità di colorare le stoffe con la porpora, un colorante naturale estratto da un mollusco marino, il murice, molto comune lungo le coste del Libano.

Pensate: probabilmente il termine FENICI deriva proprio dal rosso porpora. Infatti i Greci chiamavano il rosso “foinics”!

FENICI “IL POPOLO ROSSO”- RICAPITOLANDO

I FENICI FURONO:

  • BRAVI TESSITORI: COLORAVANO LE STOFFE CON LA PORPORA (COLORE NATURALE DERIVATO DA UN LIQUIDO CHE VENIVA PRODOTTO DA UN MOLLUSCO)
  • ECCELLENTI ARTIGIANI DEL VETRO SOFFIATO, USATO PER FABBRICARE I VASI
  • OTTIMI LAVORATORI DI METALLI PREZIOSI E BRONZO
  • ABILI ARTIGIANI DEL LEGNO
  • OTTIMI COMMERCIANTI
  • ABILI MARINAI
  • INVENTORI DELL’ALFABETO CON 22 SEGNI (SUONI)

FENICI “IL POPOLO ROSSO”. l’invenzione dell’alfabeto

Una delle più importanti invenzioni dei Fenici fu certamente quella dell’alfabeto. Pensate: con qualche piccola modifica, questo è ancora lo stesso alfabeto che usiamo ancora!

Siccome, per via dei commerci, avevano bisogno di un metodo di scrittura semplice e veloce, i Fenici crearono una specie di “codice” con 22 segni, ognuno che rappresentasse un suono. Grazie ai Fenici nacque quindi la SCRITTURA FONETICA. Nell’alfabeto dei Fenici mancavano le vocali. Furono poi i Greci ad inserirle.

In pochissimo tempo, grazie ai commerci, il metodo di scrittura si diffuse in tutto il Mediterraneo, dando poi origine anche all’alfabeto greco e a quello latino, che noi usiamo ancora!

FENICI “IL POPOLO ROSSO”. Giochiamo con loro

Vi propongo alcuni dei “giochi” che abbiamo fatto per divertirci con i Fenici.

Da “midisegno.it” abbiamo anche scaricato alcuni disegni da colorare, come il seguente, sulla lavorazione dei tessuti

Il pdf da stampare: FENICI LA PORPORA

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