LA STORIA DI EDIPO SECONDA PARTE

LA STORIA DI EDIPO SECONDA PARTE : qualche giorno fa vi avevo raccontato la tragica storia di Edipo, incapace di sfuggire al suo destino. Ieri poi ci siamo dedicati alla traduzione dal latino della prima parte della sua storia. Oggi proseguiamo con l’analisi e la traduzione della seconda parte.

Nel pdf allegato troverete l’analisi completa della versione, con i richiami grammaticali che spero possano esservi di aiuto nella traduzione.

Il testo è tratto da “NOVE. Corso di latino di Claudia Savigliano

LA STORIA DI EDIPO SECONDA PARTE : il testo latino

Dum Oedipus Delphis discedit, Laius ad Apollinis oraculum contendebat quod multa prodigia mortem proximam ei praenuntiabant. Obviam ei Oedipus venit ; regis satellites magna cum arrogantia iuveni imperant : “Iuvenis, de via decede!”.  Quia eorum iusso non paruit, rex equos immittit et raedae rota eius pedem opprimit.

Oedipus autem, iratus et inscius, patrem suum de raeda detrahit et occidit. Post Laii mortem, Creon, Iocastae frater, regnum occupavit ubi iam diu Sphinx, monstrum saevum horrendumque, agros Thebanorum vexabat et viatores occidebat. Viatori enim aenigma ponebat: “Quod animal mane quattor, interdiu duo, vespere tria crura habet? Aenigma solve et abhinc ego discedam aut aliter te vorabo”.

LA STORIA DI EDIPO SECONDA PARTE : la traduzione

Mentre Edipo andava via da Delfi, Laio si dirigeva verso l’oracolo di Apollo, poiché molti prodigi gli predicevano una morte imminente.

Edipo gli viene incontro; le guardie del re con molta arroganza ordinano al giovane : “Giovane, allontanati dalla strada!”.

Poiché (Edipo) non obbedì al loro ordine, il re sprona i cavalli e una ruota del carro schiaccia il suo (= di Edipo).

Allora Edipo, arrabbiato e inconsapevole, tira giù dal carro suo padre e lo uccide.

Dopo la morte di Laio, Creonte, fratello di Giocasta, occupò il regno dove già da molto tempo la Sfinge, mostro crudele e orrendo, devastava i campi dei Tebani e uccideva i viaggiatori. Al viandante poneva infatti un enigma:

“Quale animale al mattino ha quattro zampe, al pomeriggio due e alla sera tre? Risolvi l’indovinello e io scenderò da qui oppure altrimenti di divorerò”.

LA STORIA DI EDIPO SECONDA PARTE : ANALISI DEL PERIODO

Nel pdf allegato troverete l’analisi completa del testo a partire da quella del periodo.

STORIA DI EDIPO SECONDA PARTE ANALISI

Come sempre, evidenziamo i predicati e le congiunzioni e poi separiamo proposizioni (/) e periodi (//)

Otteniamo:

  1. Dum Oedipus Delphis discedit, /Laius ad Apollinis oraculum contendebat / quod multa prodigia mortem proximam ei praenuntiabant. //
  2. Obviam ei Oedipus venit; /regis satellites magna cum arrogantia iuveni imperant / : “Iuvenis, de via decede!”. //
  3. Quia eorum iusso non paruit,/ rex equos immittit/ et raedae rota eius pedem opprimit.//
  4. Oedipus autem, iratus et inscius, patrem suum de raeda detrahit /et occidit. //
  5. Post Laii mortem, Creon, Iocastae frater, regnum occupavit / ubi iam diu Sphinx, monstrum saevum horrendumque, agros Thebanorum vexabat /et viatores occidebat. //
  6. Viatori enim aenigma ponebat: / “Quod animal mane quattor, interdiu duo, vespere tria crura habet? / Aenigma solve/ et abhinc ego discedam /aut aliter te vorabo”.//

Oltre all’analisi completa del periodo, nel pdf troverete anche alcune regole per facilitarvi il ripasso.

Tra le altre regole, troverete anche quelle relative alle proposizioni temporali con l’indicativo.

Ricordiamo che una proposizione subordinata temporale indica la circostanza di tempo in cui avviene l’azione espressa dalla proposizione reggente.

In latino, essa è introdotta dalle seguenti congiunzioni seguite dal verbo all’indicativo:

  • cum, ubi, ut =  quando
  • cum primum, ubi primum, ut primum, statim ut = non appena
  • dum + indicativo presente  = mentre
  • postquam = dopo che
  • antequam (ante…quam), priusquam (prius…quam)  = prima che

NOTA BENE: In latino dum, «mentre» indica un rapporto di contemporaneità ed è SEMPRE costruito con il presente indicativo. In italiano, invece, «mentre» richiede tempi verbali diversi:

  • presente solo quando il verbo della proposizione principale è al presente;
  • imperfetto se il verbo della proposizione principale è espresso a un tempo del passato;
  • futuro quando il verbo della proposizione principale è al futuro
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