Libere Circe e le altre di Sabina Colloredo

Libere di Sabina Colloredo è un bel romanzo che rivisita con sensibilità moderna quattro miti greci. Vi racconto perché mi è piaciuto

Libere Circe e le altre

Sabina Colloredo

Editore: Rizzoli

Prima pubblicazione : 2022

In commercio dal: 7 giugno 2022

Pagine: 240 p., Brossura

Età di lettura: Da 12 anni

Genere : miti greci

 

Libere Circe e le altre. IL LIBRO

“Eccoli ai miei piedi gli uomini migliori della Grecia. In futuro, mi avrebbero ricordata e adorata come una divinità: ero colei che aveva dato la propria vita perché loro potessero inseguire la morte”.

Circe, Ifigenia, Dafne e Cassandra. Maghe, sorelle, amanti. Cosa sappiamo davvero di loro? Di come hanno amato e vissuto conosciamo quello che i protagonisti maschili ci raccontano. Ma i miti sono come un prisma, che riverbera storie diverse, a seconda della luce a cui lo rivolgi.

E allora, se indaghi, scopri che queste quattro magnifiche figure femminili sono vincolate tra di loro da legami invisibili e che si proteggono a vicenda, si ascoltano, soccombono o vincono davanti alla prepotenza degli uomini e degli dei.

Circe, Ifigenia, Dafne e Cassandra sono creature solitarie che si battono per affermare la propria libertà di amare. Perché quando si è divine si ama con il tormento che sia per sempre e quando si è umane con lo strazio che sia per poco, qui e ora.

Libere Circe e le altre. L’AUTRICE

Sabina Colloredo è una delle scrittrici più amate della letteratura per ragazzi, tradotta in molte lingue e apprezzata dal pubblico adulto per i suoi romanzi storici e le biografie femminili. Qui dà voce a quattro amate figure femminili del mito, indagando nella loro vita e nell’intimità e svelando segreti che, forse, non avremmo mai voluto conoscere

Libere Circe e le altre. Breve riassunto e commento personale

I miti greci fanno da sempre parte della nostra cultura ed è un sistema ben sperimentato per trasmettere conoscenze divertendosi. Non dimentichiamo che l’antica Grecia è il luogo da cui hanno origine la nostra civiltà e la nostra cultura. Certamente tutta la nostra società sarebbe diversa se non ci fosse stata la civiltà greca con il suo sistema di miti e leggende che hanno per la prima volta cercato di dare una spiegazione al mondo…. I miti, infatti, rispondono alle prime domande che gli uomini si sono posti sulle proprie origini e sul mondo che li circondava. Per questo i miti possono soddisfare la curiosità di un bambino su molti temi e poi, man mano che cresce, possiamo approfondire insieme numerose tematiche.

Di sicuro la società greca non era fatta per le donne, relegate in posizione inferiore e troppo spesso considerate oggetti. Oggi la nostra nuova sensibilità sta spingendo molti autori a rivedere miti e leggende “classiche” per adattarle al mondo attuale. Sabina Colloredo ci riesce alla perfezione, mostrandoci quattro figure chiave del mito greco e mostrandoci il loro punto di vista.

L’autrice ci racconta i miti di queste quattro donne da un punto di vista insolito, mostrandoci “la verità dietro al mito”. Una rilettura al femminile delle vicende di Circe, Ifigenia, Dafne e Cassandra, che mostra i fili nascosti delle loro vicende.

La prima che ci viene presentata è Circe, “la più oscura delle figlie del Sole”. Gli altri figli sono Pasifae, Perse ed Eete. Elios, il Sole, è uno dei Titani, antichissime divinità, “l’unico che potrebbe sfidare Zeus, il re degli dei”.

Per liberarsi della figlia e provare a controllarla, Elios le ha regalato l’isola di Eea. Come afferma Circe, però, nessuno, nemmeno il Sole, può controllarla. Tutti temono Circe e la sua magia, che le consente persino di giocare con gli dei.

Abituata a dare ordini e a incutere timore, Circe è in grado di trasformare la natura in medicina “qualcosa che gli dei non conoscono e non possono controllare”. Con i suoi incantesimi è in grado di salvare una vita o di reciderla “con la stessa facilità con cui colgo le erbe all’alba, quando il loro potere terapeutico è all’apice”.

Solo Atena, grazie al suo intelletto superiore, può tenere testa a Circe. Per servirla e tenerle compagnia, Elios le ha assegnato sei ninfe, tra cui Dafne, che Circe inizia subito ad addestrare per potersi difendere in caso di bisogno.

Dopo secoli di serenità, in un giorno d’estate, alcuni uomini sbarcano sull’isola. Dafne, spaventata che qualcosa accada all’amata Circe, viene rassicurata dalla maga: “Vi proteggerò”. E Circe mantiene la sua promessa, quando gli uomini non rispettano la sua ospitalità e diventano aggressivi, vendicando tutte quelle donne che non hanno potuto difendersi dalla loro brutalità… Quando però sull’isola arriva Ulisse, la vita di Circe e delle sue ninfe cambierà per sempre…

Il secondo capitolo è dedicato a Ifigenia, figlia prediletta di Agamennone, che ci racconta in prima persona la sua vicenda. Il padre sta preparando una grande spedizione di guerra insieme a tutte le città della Grecia. Purtroppo qualcosa impedisce alla spedizione di partire

Mille e più navi e migliaia di guerrieri provenienti da città che erano state spesso in guerra tra di loro non potevano rimanere bloccati in eterno sopra un arido litorale sabbioso. La spedizione rischiava di naufragare prima ancora di prendere il largo e a Palazzo giungevano teorie discordanti su quali fossero le reali difficoltà.

Tocca proprio a Ifigenia sbloccare la situazione. Convinta di andare in sposa ad Achille, si ritrova invece vittima sacrificale della folle braa di potere degli uomini

Io ero la vittima da immolare affinché migliaia di innocenti potessero essere sacrificati a Tanatos(la Morte)…se questo è il mio destino lo affronterò”.

Il terzo racconto ci parla di Dafne, che ha lasciato Eea dopo la partenza di Ulisse. La ninfa ha infatti visto come un tradimento di tutti i suoi valori l’assoggettamento di Circe ad un uomo. L’ultima che ci viene narrata è la vicenda di Cassandra, una delle tante vittime di Apollo. Come sappiamo, per aver respinto Apollo, Cassandra ha avuto il dono della predizione ma la maledizione di non essere creduta da nessuno. Cassandra predice il terribile fato di Troia e per questo si ritrova sola e abbandonata a se stessa. Finché non decide di unire il suo destino a quello di Enea:

Lui credeva in me e nelle mie visioni e questo è amore. Credere nell’altro, avere fiducia anche nelle sue fragilità

Alla fine, come le altre protagoniste, anche Cassandra riesce ad essere se stessa, e certamente questa è la vittoria più grande! Se amate i miti greci, questo libro fa per voi

VOTO : 10/10

 

 

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