ODD E IL GIGANTE DI GHIACCIO

ODD E IL GIGANTE DI GHIACCIO è uno dei libri che i miei ragazzi dovranno leggere durante le vacanze estive.

Vi propongo la scheda. Nel pdf troverete il riassunto completo.

ODD E IL GIGANTE DI GHIACCIO

Neil Gaiman

Prima pubblicazione : 2009

Titolo originaleOdd and the Frost Giants

Traduzione : Giuseppe Iacobaci

Prima edizione italiana: 2010

Editore : Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., Milano

Pagine : 107 p.

Genere  : avventura, ragazzi fantasy

ODD E IL GIGANTE DI GHIACCIO : l’autore

NEIL GAIMAN, all’anagrafe Neil Richard MacKinnon Gaiman, è nato a Portchester, in Inghilterra, il 10 novembre 1960. E’ uno scrittore, fumettista, giornalista e sceneggiatore televisivo e radiofonico. Vive negli Stati Uniti.

Scrittore per adulti e ragazzi, è il creatore di una serie a fumetti di culto, “Sandman”, con la quale ha vinto i riconoscimenti più importanti del settore. 

ODD E IL GIGANTE DI GHIACCIO : La scheda del libro

TITOLO : Odd e il gigante di ghiaccio

Titolo originale  : Odd and the Frost Giants

Prima pubblicazione : 2009

AUTORE :  Neil Gaiman

CASA EDITRICE : Arnoldo Mondadori editore, Milano

ANNO DI PUBBLICAZIONE : 2010 (traduzione Giuseppe Iacobaci)

GENERE LIBRO  : Romanzo, fantasy per ragazzi, avventura

PERSONAGGI PRINCIPALI  : Odd, Thor, Odino, Loki, il gigante di ghiaccio

PERSONAGGI SECONDARI  : Madre di Odd, Elfred il grosso (patrigno di Odd), Freya

LUOGHI  : Midgard e Asgard

TEMPO :

  • Tempo della storia: imprecisato. Dai fatti raccontati possiamo pensare che i fatti avvengano intorno all’anno Mille, quando i Vichinghi si dedicavano alle loro scorrerie
  • Tempo del racconto : l’autore ci racconta i fatti avvenuti due anni prima. La vicenda però si svolge tutta nell’arco di una settimana, verso la fine di marzo.

TRAMA

Anche se orfano e zoppo, Odd non ha perso il sorriso, e questo fa imbestialire gli abitanti del villaggio che si accaniscono contro di lui.

Per sfuggire alle loro angherie, e in particolare al patrigno e ai suoi figli, Odd decide di rifugiarsi nel bosco. Qui incontra un orso, una volpe e un’aquila. Ben presto scoprirà che dietro le sembianze dei tre animali si nascondono tre divinità, cacciate da Asgard, la città degli dei, dal Gigante di Ghiaccio.

E Odd decide che, se vuole che l’inverno finisca e Midgard e i suoi abitanti sopravvivono, deve affrontare il gigante di ghiaccio!

TEMATICHE

La storia raccontata nel libro avvicina i giovani a un mondo di avventura e magia immerso nella mitologia nordica

Odd è Un piccolo e fragile ragazzino in un mondo di divinità e di giganti. Eppure, nonostante la sua apparente debolezza, Odd riesce a superare le sfide che il mondo gli presenta.

Il tema principale del libro è proprio il percorso di crescita e formazione del protagonista

COMMENTO

Il libro è interessante perché ci fa conoscere meglio il mondo dei Vichinghi e delle loro divinità. Sotto l’apparenza di un fantasy, ci insegna che bisogna sempre affrontare le difficoltà della vita con il sorriso, senza farsi abbattere. E che, ogni problema che affrontiamo, in qualche modo ci aiuta a crescere. Infatti penso che la crescita fisica di Odd, che torna completamente trasformato da Asgard, rappresenti la sua crescita interiore

Divertenti i dialoghi e gli scambi di battute tra i vari personaggi, che ci fanno sorridere e riflettere contemporaneamente. Belle anche le descrizioni che ci vengono fornite.

ODD E IL GIGANTE DI GHIACCIO : Breve riassunto

Il romanzo inizia così

C’era un ragazzo chiamato Odd. Un nome bizzarro, adatto a una persona strana o solitaria, ma niente affatto inusuale per quei tempi e quei luoghi. Odd allora significava “punta di lama” ed era un nome fortunato.

Odd era certamente bizzarro ma non proprio fortunato. Infatti aveva perso suo padre in mare, due anni prima, quando aveva solo dieci anni.

Non era strano perdere la vita durante le scorrerie, ma il padre non era morto della morte gloriosa riservata ai vichinghi, per mano di uno scozzese o nel fervore di una battaglia. Si era tuffato in mare per recuperare uno dei piccoli pony che i vichinghi portavano con sé come animali da soma durante le spedizioni.

Il padre era morto per il freddo e l’umidità, e l’acqua nei polmoni.

Quando la madre aveva riferito ad Odd della morte del padre, il ragazzo non aveva pianto e si era limitato a fare spallucce.

Come scopriamo, in realtà

Nessuno all’epoca faceva il vichingo a tempo pieno. Esercitavano tutti un altro mestiere. Le scorrerie in mare erano un’attività a cui gli uomini si dedicavano per divertimento o per procacciarsi ciò che nel villaggio non si trovava. Si procuravano a quel modo persino le mogli.

Per esempio la madre di Odd era stata portata dalla Scozia fino al fiordo a bordo di un drakar.

La donna cantava al figlio le ballate che aveva imparato da ragazza, ai tempi in cui il padre di Odd non le aveva ancora strappato di mano il coltello per caricarsela sulle spalle e portarla con sé a bordo della lunga imbarcazione. Odd si chiedeva se la madre avesse nostalgia della Scozia, ma quando glielo domandava lei rispondeva di no, no davvero; sentiva solo la mancanza di qualcuno che parlasse la sua lingua. Conosceva quella dei norreni adesso, ma l’accento scozzese era ancora forte.

Nemmeno l’incidente che aveva reso zoppo Odd poco dopo la morte del padre era riuscito a togliergli il sorriso.

Era accaduto tre settimane dopo che il drakar aveva fatto ritorno senza il corpo del padre. Odd aveva preso l’ascia che il padre usava per tagliare gli alberi, tanto enorme che a malapena riusciva a sollevarla, e se l’era trascinata fino alla foresta, convinto di sapere tutto quel che occorreva sapere sull’abbattimento degli alberi e ben deciso a mettere in pratica quella conoscenza. 

Purtroppo era riuscito ad abbattere l’albero, ma questo gli era caduto sulla gamba, frantumandogli tutte le ossa.  Sua madre ora si è risposata con Elfer il Grosso

che era piuttosto cordiale quando non aveva bevuto, ma che aveva già avuto quattro figli maschi e tre femmine da un precedente matrimonio (la prima moglie era stata colpita da un fulmine) e non aveva tempo da perdere con un figliastro sciancato, e così Odd trascorreva sempre più tempo a bighellonare per la grande foresta. 

Odd amava tutte le stagioni, tranne l’inverno

D’inverno, gli uomini si azzuffavano, scoreggiavano, cantavano a squarciagola, si addormentavano e si risvegliavano per ricominciare ad azzuffarsi, e le donne si limitavano a scuotere il capo, continuando a ricamare, sferruzzare e rammendare.

Di solito, in marzo “anche il peggiore degli inverni terminava”

Quell’anno però l’inverno sembra non voler finire mai.. e il clima al villaggio diventa sempre più pesante… Così una mattina di fine marzo, Odd decide di lasciare il villaggio e raggiungere la vecchia capanna da boscaiolo del padre

Odd indossò gli abiti più pesanti e più caldi che aveva, sgraffignò un trancio di salmone affumicato appeso alle travi della casa di Elfred il Grosso e un braciere con un po’ di tizzoni ardenti presi dal camino; afferrò la seconda migliore accetta del padre, la legò in vita con una cinghia e se ne andò zoppicando per la foresta

Nel capanno del padre, Odd riesce finalmente a riposare sentendosi felice. Ma lo sveglia presto un raspare contro la porta

una volpe lo squadrava insolente dalla distesa di neve

e sembra invitare il ragazzo a seguirla… Non avendo di meglio da fare, il ragazzo decide di seguire l’animale nella foresta… Ben presto si accorge che un’aquila segue con attenzione le loro mosse. Finalmente Odd capisce che cosa vuole la volpe: deve liberare un orso rimasto con la zampa bloccata nella cavità di un pino. Probabilmente perché voleva mangiare il miele che si trovava al suo interno… Con molta cautela Odd riesce a liberare l’orso:

– Non sono in grado di correre – disse all’orso – Quindi se vuoi mangiarmi sarò una facile preda per te. Ma avrei dovuto pensarci prima, no? Adesso è troppo tardi.

L’orso non solo non lo divora, ma lo prende in groppa e lo riporta alla sua capanna. Insieme alla volpe e all’aquila, poi, si rifugia con Odd nella capanna. Durante la notte, Odd sente delle voci

– Qualcuno stava parlando  e non ero io. Non c’è nessun altro qui. Il che significa che eravate voi. Inutile negarlo

E infatti l’orso svela subito di essere in grado di parlare e che sotto le spoglie dei tre animali si nascondono delle divinità :

Io sono il grande Thor, Signore del Tuono. L’aquila è il dio Odino, il Padre del Tutto, il più grande fra gli dei. E questa volpe petulante e dalle orecchie puntute è Loki

Racconta poi come e perché sono stati trasformati in animali da un gigante di ghiaccio ed esiliati a Midgard. Credendo che fosse una bella fanciulla, Loki aveva dato il martello di Thor al gigante e quello aveva potuto impossessarsi di Asgard. Poi aveva trasformato i tre dei in animali e li aveva esiliati a Midgard

– Il gigante rise di noi – continuò l’orso – roteò il mio martello, costrinse Heimdall ad aprirgli il Ponte dell’Arcobaleno ed esiliò noi tre qui a Midgard. Non c’è altro da raccontare

Odd comprende subito che c’è dell’altro. E’ colpa del gigante se l’inverno non finisce! Che cosa accadrà se la primavera e l’estate non torneranno? Sarebbe la morte per tutti…

Beh, non può certo starsene ad aspettare in quel capanno senza fare nulla! Nonostante le tre divinità pensino che sia inutile e che anzi Odd farà una brutta fine, Odd decide di raggiungere Asgard e di affrontare il Gigante di Ghiaccio…

Riuscirà a sconfiggerlo e a riportare la primavera a Midgard???

odd e il gigante di ghiaccio

4,9 / 5
Grazie per aver votato!