SCIENZE E METODO SPERIMENTALE

SCIENZE E METODO SPERIMENTALE E METODO SPERIMENTALE

Dopo aver parlato brevemente delle scienze, torniamo a chiarire alcuni concetti sul metodo sperimentale, per i miei ragazzi più grandi.

SCIENZE E METODO SPERIMENTALE: Le scienze e gli scienziati

Come detto in precedenza, le scienze studiano il mondo che ci circonda e cercano di scoprire le cause dei fenomeni osservati:

  • perché esistono il giorno e la notte? 
  • Perché le foglie sono verdi? 
  • A che cosa serve l’acqua
  • Che cosa sono i virus?
  • Come si trasmettono le malattie? 

Sono solo alcune delle domande che gli SCIENZIATI si pongono e alle quali cercano di dare una risposta.

Proprio perché tanti sono gli aspetti della realtà che ci circonda, sono nate nel corso del tempo varie “scienze”, ognuna con un diverso ambito di studio. Ognuna poi ha tanti altri rami…

Per esempio, LA FISICA è la scienza che studia “le cose naturali”. Studia cioè tutti gli eventi naturali, allo scopo di stabilire le leggi e i principi che regolano tali fenomeni. La fisica non si occupa però dei fenomeni naturali che comportano trasformazioni chimiche, argomento di cui si occupa la CHIMICA.

E la Fisica non descrive neanche i processi biologici, campo di studio della BIOLOGIA

La fisica rappresenta la prima disciplina scientifica nella storia della scienza. Da essa nasceranno nel XVIII secolo la chimica, nel XIX secolo la biologia e le scienze della Terra e a seguire tutte le altre.

SCIENZE E METODO SPERIMENTALE. IL METODO SPERIMENTALE

Tutte le scienze, qualunque sia l’oggetto dei loro studi, hanno come scopo la comprensione della natura e la creazione di modelli che descrivano il fenomeno mediante una rappresentazione spesso matematica. 

Per arrivare dall’osservazione del fenomeno al modello teorico, la scienza si avvale di quello che viene chiamato METODO SPERIMENTALE. 

Il metodo scientifico permette alla scienza di ottenere una conoscenza oggettiva, affidabile, verificabile e condivisibile della realtà.

RICORDATE: tutte le leggi scientifiche sono considerate sempre provvisorie.

Esse sono considerate vere finché non vengono in qualche modo smentite. Ogni teoria può essere sostituita da una nuova teoria.

Il primo a cercare conferma nella Natura alle ipotesi formulate dalla mente fu lo scienziato pisano Galileo Galilei.

Merito di Galilei fu quello di aver unito l’aspetto sperimentale dei suoi studi con una successiva formalizzazione teorica, che generalizzava e dava peso ai risultati ottenuti.

Infatti nello studio dei fenomeni non ci si deve limitare all’osservazione ma si devono ricercare le connessioni (leggi) facendo anche uso della matematica.

Il metodo sperimentale galileiano può essere riassunto nei seguenti punti: 

  1. osservazione del fenomeno, ovvero raccolta di informazioni e dati sul sistema oggetto di studio; 
  2. ricerca delle regolarità e proposta di una ipotesi, cioè di una possibile spiegazione dei fatti osservati; 
  3. verifica sperimentale dell’ipotesi stessa, da compiersi più volte in condizioni controllate e ripetibili; 
  4. formulazione di una legge, cioè di una espressione formale che generalizza i risultati ottenuti.
  5. Un ulteriore passo è l’elaborazione di una teoria, cioè di un modello per mezzo del quale non soltanto si può dare una spiegazione del fenomeno osservato, ma anche prevedere l’andamento di altri fenomeni a esso collegati.

In base al metodo galileiano, quindi, per studiare un sistema occorre innanzitutto effettuare osservazioni. Attraverso queste osservazioni ci si pongono delle domande e si prova a dare una spiegazione. Si formula cioè un’ipotesi.

Le osservazioni possono essere qualitative o quantitative.

Mentre le osservazioni qualitative si effettuano facendo ricorso solo ai nostri sensi (le foglie sono verdi, il libro è di carta, ecc), quelle quantitative si effettuano mediante misurazioni per le quali sono indispensabili strumenti di misura (il libro misura 20 cm * 25 cm)

Le ipotesi sono spiegazioni possibili di un certo aspetto della realtà, che provano a spiegare ciò di cui non si ha conoscenza certa. 

Le ipotesi devono essere confermate da altre prove!

SCIENZE E METODO SPERIMENTALE: il pdf con le mappe concettuali

SCIENZE E METODO SPERIMENTALE. Galileo Galilei

Galileo Galilei nacque a Pisa nel 1564 e morì ad Arcetri, vicino a Firenze, nel 1642. Iniziò gli studi di medicina a cui lo aveva indirizzato il padre per poi dedicarsi alla matematica, alla fisica e all’astronomia.

Per affermare la validità del suo metodo di lavoro sperimentale, Galilei si scontrò con il potere della Chiesa cattolica, che non ammetteva altre verità oltre quelle riportate dalle Sacre Scritture.

Per avere sostenuto le sue opinioni, Galilei fu imprigionato, subì l’umiliazione dell’abiura e la tristezza di una vecchiaia in solitudine. Solo recentemente, a distanza di quasi 4 secoli, il Papa Giovanni Paolo II ha espresso pentimento e autocritica per quelle vicende

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