VETTORI E VETTORI APPLICATI

VETTORI E VETTORI APPLICATI

Anche se in seguito riprenderemo l’argomento con più calma e da un punto di vista matematico, per il momento iniziamo a parlare di vettori, per poter affrontare meglio lo studio di Cinematica e Dinamica.

VETTORI E VETTORI APPLICATI: che cos’è un vettore

Come vedremo meglio in seguito:

In Geometria, un vettore è un segmento di retta orientato, ossia un segmento in cui gli estremi sono considerati in un certo ordine.

Il segmento avente come primo estremo A e secondo estremo B è detto orientato da A a Be viene indicato geometricamente con un segmento avente la punta della freccia nel secondo estremo.

In Fisica, invece, per vettore si intende un ente matematico definito da modulo, direzione e verso.

  • Il modulo è un numero e ci dà informazioni sull’entità della grandezza fisica (il numero di metri dello spostamento);
  • la direzione è la retta lungo la quale la grandezza fisica è diretta (la direzione dello spostamento);
  • il verso ci dice l’orientazione lungo tale retta (avanti o indietro).

RICORDA: una direzione individua DUE VERSI possibili!

Il simbolo grafico con cui si indica un vettore è una lettera minuscola con una piccola freccia disegnata sopra: per esempio    .

Il modulo del vettore si può indicare con il simbolo v senza la freccia sopra o con la rappresentazione («modulo di »).

VETTORI E VETTORI APPLICATI : I vettori applicati

In base alla definizione data sopra, il vettore non corrisponde a un’unica freccia: infatti una giacitura (la direzione del vettore) individua un’infinità di rette con la stessa inclinazione sulle quali si staccano infiniti segmenti e quindi infinite frecce.

Nulla ci autorizza a sceglierne una in particolare, a meno che non ci sia un’informazione aggiuntiva, cioè il suo punto di partenza, detto punto di applicazione.

Una volta specificato il punto di applicazione, resta individuata un’unica freccia e il vettore corrispondente è detto vettore applicato:

Prima di parlare delle operazioni tra vettori, definiamo l’angolo tra due vettori

VETTORI E VETTORI APPLICATI : angolo tra due vettori

Se due vettori hanno in comune il primo estremo (caso a) o il secondo (caso b), l’angolo α tra di essi è il minore dei due angoli di cui nel piano definito dai due vettori dovrebbe ruotare uno dei due per assumere direzione e verso dell’altro.

Se i vettori sono disposti in modo tale che l’origine di uno coincida con l’estremo dell’altro, o viceversa, allora α è il supplementare dell’angolo β formato dai due vettori:

Domani parleremo invece delle operazioni tra vettori. Infatti, come i numeri si combinano tra loro mediante le quattro operazioni di addizione, sottrazione,  moltiplicazione e divisione, anche i vettori possono combinarsi tra loro in vari modi.

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