In questo periodo la mia presenza sul blog è molto discontinua ma spero tanto di riuscire a tornare presto a lavorare con calma su questo blog, che tanta importanza ha per me. Infatti cerco di trasmettere anche a voi quello che i miei ragazzi hanno imparato in questi 15 anni di lezioni: imparare è divertente!
Anche oggi parliamo di grammatica, occupandoci degli errori di ortografia!
ERRORI DI ORTOGRAFIA: “corretta scrittura”
La corretta scrittura delle parole – cioè l’ortografia (dal greco orthós, “corretto”, e graphé, “scrittura”) – presenta in italiano non poche difficoltà ed è causa di molti errori.
Ricordate che l’ortografia si impara grazie all’attenzione costante e al fatto che si cresce, per cui non state a preoccuparvi troppo se fino in terza elementare i vostri figli commettono qualche errore.
Vedrete che già in quarta ne commetteranno molti meno! A noi facevano fare tanti esercizi con parole e frasi per imparare la corretta grafia e le regole. Oggi non si usa più tanto e spesso gli insegnanti sono troppo prese dal seguire il programma per concedere ai bambini il tempo per assimilare meglio i vari argomenti. Per questo l’estate è tanto importante per mantenersi in allenamento ed avere modo di recuperare quegli argomenti lasciati indietro.
Certo, è fondamentale che i bambini giochino, ma mezz’ora al giorno dedicata allo studio ci può benissimo stare!
Ma torniamo al nostro articolo. Vi elenco alcuni degli errori di ortografia più comuni, sperando che vi sia di aiuto!
ERRORI DI ORTOGRAFIA. SCE OPPURE SCIE???
il gruppo SC seguito da E non vuole mai la I, tranne in alcuni casi.
Si scrive sempre sce (scena, scendere, scegliere, scelta, discesa).
Ci sono però alcune eccezioni:
- nelle parole scienza, coscienza e loro derivati (scientifico, scienziato, coscientemente, coscienzioso);
- nelle parole che terminano in – iere: usciere;
- quando l’accento cade sulla i: scìe (plurale di scìa).
ERRORI DI ORTOGRAFIA : ce oppure cie? ge oppure gie?
Le forme corrette sono quelle in CE e GE. Infatti le consonanti c e g davanti alla vocale E sono già dolci e quindi non hanno bisogno della I: dolce, luce, gelo, faggeto
SI scrivono però con la I (cioè – cie e – gie) :
- i nomi in – cìa e – gìa al plurale, cioè i nomi che hanno l’accento sulla i del gruppo cia – gia al plurale : farmacìe, bugìe, allergìe;
- i nomi che terminano con – cia e – gia al plurale, quando – cia e – gia sono preceduti da VOCALE : cami – cie, so– cie, vali – gie, cilie – gie;
- i nomi cielo e cieco;
- i nomi superficie, specie, efficienza, deficienza, sufficienza, effigie, igiene e i loro derivati;
- i nomi in – iere e – iera: artific- iere, pasticc- iere, croc- iera, ragg- iera.
ERRORI DI ORTOGRAFIA. LI oppure GLI ?
Spesso con la pronuncia i due suoni si confondono e tendiamo a pronunciare “gli” anche i gruppi in cui si usa “LI”.
Per questo è importante ricordare che usiamo il gruppo LI
- all’inizio di parola: lieto, liana, liocorno, liuto, lieve (le uniche eccezioni sono costituite dall’articolo gli e dai pronomi gliene, glielo, gliela, glieli);
- quando la L è doppia: allietare, allievo, cancelliere, idillio;
- nelle parole in cui l’accento cade sulla I e nei loro derivati: malìa (ammaliàre, maliàrda), regalìa e simili;
- in alcune parole che conservano la grafia originaria latina (ciliegia, concilio, cavaliere, esilio, mobilio, olio, milione, miliardo, petrolio, vigilia, ecc)
- Tutti i nomi propri di persona si scrivono con LI(Emilio, Amelia, Virgilio), tranne Guglielmo;
- tra i nomi geografici alcuni, per lo più di origine latina, si scrivono con li (Italia, Sicilia, Versilia), mentre altri, per lo più di origine straniera, si scrivono con il gruppo gli (Marsiglia, Siviglia).
Si usa GLI in tutti gli altri casi: bagaglio, consiglio, figlio, foglio, giglio, luglio, vaglia, famiglia ecc.
ATTENZIONE : famigliare si può scrivere anche familiare.
ERRORI DI ORTOGRAFIA: i gruppi mb /mp
Forse una delle prime regole che si impara è che B e P sono sempre precedute da M e mai da N:
bambini, campo, gamba, zampa….
ERRORI DI ORTOGRAFIA: ni oppure gn ?
Come nel caso di LI – GLI, la pronuncia spesso ci porta a confondere la grafia corretta, perché tendiamo a pronunciare con la G anche il gruppo NI.
Per questo dobbiamo ricordare che
Si usa n seguita da i in parole che conservano la grafia originaria latina come colo- nia, scruti-nio, ge -nio, niente ecc.
in tutti gli altri casi si usa gn: degno, bagno, gnomo, ingegno.
ERRORI DI ORTOGRAFIA : GN oppure GNI?
Il suono GN non è MAI seguito da I. Si scrive quindi ingegnere e non ingegniere , ,campagna e non campagnia.
Ci sono però alcune eccezioni:
- si scrive gni quando la I è accentata (compagnìa);
- nella desinenza della 1ª persona plurale dell’indicativo presente e nella 1ª e 2ª persona plurale del congiuntivo presente dei verbi in – gnare (disegniamo, che voi bagniate; ma si vanno affermando anche le forme senza i)
ERRORI DI ORTOGRAFIA : cq / qq
In italiano esiste una sola parola con la doppia Q : soqquadro. In tutti gli altri casi, il raddoppiamento del suono QU si scrive CQU:
acqua (e tutti i suoi derivati e composti: acquazzone, acquedotto ecc.), nacque…
ERRORI DI ORTOGRAFIA : CU OPPURE QU???
I gruppi cu + vocale e qu + vocale HANNO LO STESSO SUONO.
Solo l’uso ci insegnerà quali parole si scrivono con CU e quali con QU, perché non ci sono regole precise per stabilirne la grafia.
Occorre quindi imparare come si scrivono quelle d’uso più corrente o, in caso di dubbio, consultare il dizionario. Di solito si scrive QU, tranne che in alcune parole “dispettose”, come
circuito, cuoco, cuoio, cuore, scuola, innocuo, percuotere, scuotere (e pochi altri)
ERRORI DI ORTOGRAFIA. L’uso della lettera h
La lettera h è detta muta, perché non ha alcun suono e non si pronuncia. Dobbiamo usarla :
- per indicare che le consonanti C e G hanno suono duro anche se sono seguite dalle vocali E e I: chilo, margherita, ECC;
- per distinguere le voci del verbo avere (ho, hai, ha, hanno), da parole che si pronunciano allo stesso modo (o, ai, a, anno);
- nelle interiezioni esclamative, per suggerire l’idea del prolungamento del suono: ah, oh, uh, deh, ohimè
- all’inizio di alcune parole latine (habitat, homo, humus) e straniere (hotel, hamburger, hobby, hostess).
Anche in questo caso, solo l’allenamento ci aiuterà ad imparare quando usare H!!!
Ed ora speriamo che i nipoti mi aiutino a preparare il materiale per gli esercizi!!!