Di recente ho accettato una nuova sfida e così, dopo aver penato per tutta la scorsa estate ad insegnare l’italiano al nostro bambino bielorusso, quest’anno ho deciso di impegnarmi per aiutare un bambino che ha frequentato la prima elementare ed ha qualche difficoltà.
Devo dire che mi diverto tantissimo con il mio giovane allievo e mi sento davvero come Maestro Yoda! E così capite pure perché nella foto del blog compaio io con il mio pupazzo preferito!
Siccome ho scoperto che tante mamme devono affrontare lo stesso problema, ho deciso di condividere con voi quelli che sono “i trucchetti” che sto mettendo in atto per cercare di aiutare il bambino affidato alle mie cure.
Dopo esserci occupati della divisione in sillabe (vi posto poi gli esercizi, anche per i più grandi), oggi passiamo alle famigerate doppie!
USO DELLE DOPPIE : le regole
Come per tutti gli argomenti di grammatica, è importante memorizzare alcune semplici regole generali e poi affidarsi a tanto esercizio. Certo non possiamo pretendere che in prima o seconda elementare “azzecchino” tutte le doppie!
In realtà il raddoppio delle consonanti non segue una precisa regola generale, però esistono alcune norme che possono risultare utili per evitare alcuni degli errori che si commettono più spesso.
ALCUNE REGOLE DI BASE
- b NON RADDOPPIA MAI davanti al suffisso – ile: mobile, visibile;
- g NON RADDOPPIA MAI davanti a – ione: ragione;
- z non RADDOPPIA :
- nei nomi terminanti in – ione: eccezione, lezione;
- nei nomi terminanti in – zia, – zie, – zio (malizia, polizia, giudizio, ospizio ecc.) e nei loro derivati (poliziesco, giudiziario ecc.).
- Ci sono però alcune eccezioni: si scrivono con zz le parole : pazzia, razzia, razziale, carrozziere, tappezziere, corazziere, mazziere;
- z si scrive sempre doppia nelle parole composte con i suffissi: – ozzo, – uzzo, – izzare, e nei loro derivati: predicozzo, peluzzo, organizzare, organizzatore;
- Le parole con suffisso -iere vogliono la doppia z: corazziere, tappezziere, biscazziere.
RICORDA: la -g e la -z seguite da -ione non raddoppiano mai:
guarigione, stagione, automazione, promozione;
Raddoppiano la consonante iniziale le parole che si uniscono ad alcuni prefissi:
- congiunzioni e, né, se, o (ebbene, neppure, seppure, ovvero);
- preposizioni a, da, fra, su (alla, dapprima, frapporre, suddetto)
- avverbi là, più, sì, così (laggiù, piuttosto, siffatto, cosiddetto)
- prefissi sopra, sovra, contra (soprattutto, sopravvivere, sovrabbondante, soprannumero, sopralluogo, contraddire, contraccolpo)
ALCUNI ESEMPI
- a-prendere apprendere
- contra-dire contraddire
- così-detto cosiddetto
- da-bene dabbene
- fra-tanto frattanto
- là-su lassù
- ne-meno nemmeno
- e-pure eppure
- ra-cogliere raccogliere
- se-bene sebbene
- sopra-tutto soprattutto
- sovra-peso sovrappeso
- su-detto suddetto
USO DELLE DOPPIE: RICAPITOLANDO
NON si ha il raddoppiamento:
- se la seconda parola che forma il composto inizia con s impura (cioè S seguita da consonante): soprascritto, sovrastruttura, contrastante;
- dopo i prefissi contro-, pre-, tra-, sotto-, intra- (controbattere, controluce, prevedere, precedere, trapiantare, sottoporre, sottobosco, intravedere, intramuscolare).
- la c davanti a vocale u + altra vocale non raddoppia mai, a parte il caso della parola taccuino;
- le parole che contengono –zia e –zie: grazia, egiziano, pazienza, giustiziere. Fanno eccezione: pazzia, razzia;
- la -g e la -z seguite da –ione non raddoppiano mai
- le parole composte quando sono precedute da contro, sotto, tra: controvoglia, sottovento, tracimare.
USO DELLE DOPPIE: IL VOCABOLARIO
Vi sembrerò obsoleta, ma vi garantisco che è utile ricorrere al vocabolario! Insegnate al vostro bambino ad avere sempre un vocabolario a portata di mano, che sia cartaceo oppure on-line poco importa.
Infatti la presenza o meno di una doppia dipende spesso dall’etimologia del termine. E dobbiamo quindi conoscere la parola per poterla scrivere!
USO DELLE DOPPIE : scandire le parole
Anche se spesso, come noi Abruzzesi, i vari dialetti rendono complicato seguire questa regola, perché tendiamo a pronunciare doppie lettere che non lo sono oppure a pronunciare singole lettere che invece sono doppie, ricordiamo che la doppia consonante serve anche a distinguere parole quasi identiche ma con un significato invece molto diverso.
Per esempio:
- polo – pollo
- pala – palla
- rosa – rossa
- caro – carro
- mese – messe
- nono – nonno
Per questo è importante pronunciare la parola in modo corretto, in modo che il bambino capisca abbastanza facilmente se contiene una doppia o no.
L’uso delle doppie, infatti, si acquisisce soprattutto ascoltando.
È dunque molto importante che i genitori e le maestre si sforzino di scandire bene le parole con le doppie in modo da farle sentire al bambino
USO DELLE DOPPIE e divisione in sillabe
L’uso corretto delle doppie è legato alla capacità di effettuare la divisione sillabica. Noi abbiamo cominciato con le parole di due sillabe e battiamo le mani per ogni sillaba.
Ad esempio con la parola ca-ne, la divisione per sillabe è piuttosto semplice e intuitiva e corrisponde al suono che si pronuncia con la voce. I bambini comprendono così meglio la corrispondenza suono-sillaba.
In questo modo scoprirete che non c’è invece corrispondenza suono – sillaba nel caso delle parole con le doppie:
Provate con canotto: se lo pronunciate ca – no – to, vi accorgerete subito che qualcosa non va… e inserirete la doppia : ca – not- to.
USO DELLE DOPPIE : giocare
Come dicevamo prima, l’uso delle doppie si impara soprattutto con l’ascolto. Provate quindi a insegnare ai vostri bambini ogni giorno qualche parola nuova. Cercate parole che abbiano significato diverso con e senza la doppia e divertitevi con loro!
Ad esempio : capello – cappello ; cane – canne; pane – panne; …
Non solo impareranno le doppie, ma anche tante nuove parole!
Vi allego alcune delle schede che abbiamo usato noi per esercitarci. Le trovate QUI
Schede-Didattiche-Doppie-Consonanti
Vi ALLEGO ANCHE UN’ALTRA SCHEDA, CON CUI CI SIAMO ESERCITATI CON I RAGAZZI CHE ANDRANNO IN PRIMA MEDIA